FORMAGGIERA O FORMAGGERA?
La grafia corretta è formaggiera, perché il suffisso è -iera
olio ▶ oliera
te ▶ teiera
e dunque formaggio ▶ formaggiera
Però, dato che la i di -gie- non si pronuncia, né [...]
In caso di dubbio, è necessario consultare il vocabolario.
Storia
In generale, la i superflua non è ammessa in sillaba non accentata (tranne qualche caso come scienziato, coscienzioso) e tende a regredire rispetto a un secolo fa, quando erano ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] brevità) per la quale bisogna tener conto (come ora si viene sempre più mettendo in luce) delle consonanti o della sillaba.
Il sistema vocalico della lingua e dei dialetti italiani può essere raffigurato in questo modo (C. Merlo, Italia dialettale, I ...
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Il dattilo è un piede di tre sillabe appartenente al genere uguale, perché il tempo forte (arsi), formato da una lunga, ha la stessa durata del tempo debole (tesi), formato da due brevi. Le due brevi sono [...]
La clausola più regolare del pentametro latino è la disillabica. Dai latini è anche evitata con cura la clausola superiore a tre sillabe, che invece è comune in greco. L'elisione è rara nel secondo emistichio. L'iato e la syllaba anceps sono esclusi ...
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È un segno della notazione musicale moderna, che è così raffigurato: ♭, e indica che un determinato suono della scala naturale deve essere abbassato di un semitono. Il suo effetto può essere accidentale [...] allora esso indica una trasposizione tonale. In tedesco, per indicare l'alterazione di bemolle, si usa aggiungere la lettera s (o la sillaba es, per la pronuncia) alla maiuscola indicante la nota (es. As=la bem., Des=re bem., ecc.). Se un suono già ...
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ACCECARE O ACCIECARE?
La grafia preferibile in tutte le voci del verbo è accecare
io acceco, tu accechi ecc.
Nell’italiano cieco, da cui il verbo deriva, la i non è etimologica (la base è il latino caecum) [...] preferibile rispetto a cecamente).
• In altri derivati, come appunto accecare, tende invece a scomparire, pur lasciando una traccia nelle voci in cui su quella sillaba cade l’accento (accieco e accieca sono un po’ meno rare di acciecare o acciecato). ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] , kur «monte» e kur kur «monti»), o anche con la ripetizione parziale di un elemento di essa (per es., della prima sillaba nel nahuatl, la lingua indigena degli Aztechi: kalli «casa», kakalli «case»), oppure con un prefisso o un suffisso di origine ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] impedisce il mutamento a > e. Parimenti in italiano da ę, ǫ abbiamo i dittonghi ie, uo in sillaba libera, ma non in sillaba chiusa (piede, cuore, ma ferro, porta); tale principio non è generale perché la posizione che impedisce la dittongazione ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] pensare che la vita per il bambino cinese sia più semplice, in quanto dovrà dominare un sistema in cui la stessa sillaba può assumere molti significati diversi in base al tono (cioè, il suo contorno tonale). Esistono quattro toni nel cinese mandarino ...
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egli (elli; ei; e'; ello; ella; el)
Riccardo Ambrosini
Allotropi del pronome di terza persona, non sempre sicuramente definibili dal punto di vista grafico per le incertezze della tradizione, queste [...] Franceschi; X 97, XV 46, XVI 121, XXV 16, Pg I 112 - con cui cfr. XXVI 139 e Pd XVIII 28 -, III 7, VI 7) o nella prima sillaba del verso (If XIX 81 ch'el non starà piantato coi piè rossi; cfr. XXVI 38, XXXI 128, Pg XVIII 117, Pd XI 56 e 111; per s'el ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] , nel parlare rapido è a volte attenuata in una semplice stretta quando la consonante si trova preceduta da vocale, in principio di sillaba, cioè quando ha grado tenue. La d italiana è in quasi tutte le posizioni l’esito normale della d latina; nel ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...