Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] nei due gruppi. Per quanto riguarda le formazioni nominali il confronto deve procedere cauto, perché l'accento e il prolungamento della sillaba aperta introduce varietà in eg. Ad esempio il sem. ḥŭrr "falco" passa in eg. ḥûrew, sem. răbb "signore" eg ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] . e. saćću "so"; šuri "fiore", ecc.) in tutto il territorio; il ripercuotersi qua e là (S. Cataldo, Vallelunga, ecc.) di u nella sillaba seguente quando questa abbia la vocale a: lu guaḍḍu, per lu gaḍḍu, ecc.; il mantenimento di au (tauru "toro").
Il ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] iconofoni. Giustamente si è confrontato il loro modo d'esprimersi ai rebus (fonetici), nei quali ogni parola o sillaba costituente i nomi dei luoghi persone, azioni, ecc., è rappresentata con figure di oggetti della stessa denominazione e della ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] noteremo nel vocalismo il fenomeno della presonanza per cui le vocali e, o hanno pronunzia chiusa o aperta secondo che la sillaba seguente contiene una vocale di suono oscuro o chiaro (bọnu, kẹlu di contro a bǫna, sęda), il digradamento delle cons ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] é, ó a ì, ù (froménto-frominti, rosso-russi) e perfino subentrano nel pavano i dittonghi iè, uò, per è, ò aperti in sillaba chiusa, quando all'uscita siano o (da u) e i (muorto, pietto, puorco). Ma quest'azione metafonica era fino a qualche secolo fa ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...