In linguistica, fonema intermedio tra due o più fonemi, risultante dalla neutralizzazione di un’opposizione fonologica (per es., e in sillaba atona, in quanto frutto della neutralizzazione di é ed è). ...
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sineresi Presso i grammatici greci, la contrazione di due vocali (ὁρῶντες da ὁράοντες). Nella poesia italiana, fusione in un’unica sillaba metrica di due o più vocali contigue nella medesima parola. Il [...] fenomeno contrario è la dieresi (➔) ...
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(o hoquetus) Espediente polifonico, diffuso specialmente in Francia tra l’11° e il 13° sec., caratterizzato dalla spezzatura delle voci, mediante pause tra sillaba e sillaba (e con ricerca di contrattempo [...] tra voce e voce), così da richiamare un effetto di singhiozzo (fr. hoquet) ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] con l’aggiunta della classe delle lingue a isocronia moraica, in cui cioè l’unità isocrona sarebbe la mora (➔ sillaba), un componente fonologico sub-sillabico. L’ipotesi forte che vi sia in ogni lingua un’unità di base di durata simile è stata ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] conven ch’io arda, e ’n voi respire (Petrarca, Canz. CCLXVII, 9)
La sinalefe può assorbire le sillabe di tre (18) o quattro (19) parole, e renderle un’unica sillaba metrica:
(18) Di mia speranza ò
in te la maggior parte (Petrarca, Canz. LIII, 25)
(19 ...
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Così o "scazonte", e cioè "giambo zoppicante", si chiama quella particolare forma di trimetro giambico che sostituisce alla penultima sillaba, sempre breve nel trimetro giambico regolare, una lunga irrazionale. [...] usato da Eroda, Callimaco e Apollonio Rodio, e, più tardi, dal favolista Babrio. Nel coliambo un po' tardo la penultima sillaba porta abitualmente anche l'accento: nel qual fatto è da vedere il primo accenno all'introdursi dell'accento nella poesia ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] di F0 più alti all’inizio di un argomento del discorso e più bassi alla fine.
Il primo dominio riconosciuto è la sillaba, che organizza la sequenza di fonemi e ha una struttura interna: è costituita obbligatoriamente dal nucleo e opzionalmente da un ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] dei fonemi consonantici (cfr. tab. 2) verranno indicati solo i legamenti /j w/. Qui sotto si riportano esempi dei diversi dittonghi italiani, in sillaba aperta e (ove possibile) chiusa:
(5) soff[je]tto, p[jɛ]no, ch[ja]ve, ch[jɔ]do, f[jo]re, b[jo ...
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sonare [in rima sone e suone, II singol. ind. e cong. pres.]
Domenico Consoli
Per la morfologia è da notare che la sillaba tonica è in genere dittongata, a eccezione di Cv III Amor che ne la mente 5 [...] Lo suo parlar sì dolcemente sona, in rima con ragiona, e Pg XVI 59 come tu mi sone, in rima con ragione e pone.
Il verbo, legandosi alla vasta fruizione di effetti sonori nelle opere dantesche, specie ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...