Parola che ha l’accento tonico sulla quartultima sillaba. Nella lingua italiana le b. sono forme verbali, nella terza persona plurale dell’indicativo e del congiuntivo, e parole contenenti clitici (per [...] es., portaglielo) ...
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In linguistica, rilievo maggiore o minore di una sillaba, all’interno di una parola o di una frase fonetica, che si ottiene, nelle diverse lingue, combinando in proporzioni diverse quattro fattori: intensità, [...] tonalità, durata e qualità timbrica ...
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Linguistica
Fenomeno di soppressione di una vocale o sillaba iniziale. Rientra nell’ambito dei mutamenti fonetici per eliminazione, come la sincope e l’apocope; è frequente nel parlato (stasera per questa [...] sera, dove avviene la fusione tra nome e aggettivo dimostrativo) e nei testi letterari (verno per inverno).
Medicina
In ematologia, termine indicante un gruppo di tecniche per rimuovere dal sangue uno ...
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(o pretonico) In linguistica, si dice di fonema o sillaba che, in una parola, si trova prima della sillaba tonica, che precede cioè la sede dell’accento tonico. ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] :
(9) v[e]ntina «numero», v[e]ntoso «evento atmosferico»
f[o]rense (da f[ɔ]ro), f[o]rato (da f[o]ro)
In sillaba atona finale la /u/ non ricorre mai (salvo in prestiti non adattati).
In realtà, anche tra l’area fiorentina e quella romana esistono ...
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sdrucciolo In linguistica, che ha l’accento sulla terzultima sillaba (it. esile). Versi s.; endecasillabi, settenari, ottonari s. sono quelli che, terminando con parola s., hanno 12 sillabe invece che [...] 11, 8 invece che 7 e così via; ottave s., composte di versi sdruccioli ...
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In fonetica, si dice l. un fenomeno fonatorio (vocale l., sillaba l., articolazione l. ecc.) nel quale il perdurare nel tempo appare, per qualche verso, caratteristico. La misura di questa durata è valutata [...] e in genere nelle lingue in cui la quantità è un elemento della struttura linguistica, si distingue tra vocale l. e sillaba l.; la seconda è tale quando comprende una vocale l. oppure termina in consonante. Convenzionalmente la quantità vocalica l. è ...
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In grammatica, parola che ha l’accento tonico sulla sestultima sillaba. In italiano possono essere q. soltanto alcune rare voci verbali composte con enclitiche (per es., fàbbricamicelo). ...
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Gruppo costituito da due vocali che si seguono nella medesima sillaba. Una delle due è vocale sillabica, l’altra può essere sia vocale vera e propria ma asillabica, sia semiconsonante. Il d. è ascendente [...] è la seconda; discendente se la vocale sillabica è la prima. In opposizione al d., la vocale semplice è chiamata monottongo. Si dicono dittongazioni le trasformazioni di vocali semplici in d.; monottongazioni le trasformazioni di d. in vocali ...
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TRISDRUCCIOLA, ACCENTAZIONE
Hanno accentazione trisdrucciola le parole accentante sulla quintultima sillaba. Nella lingua italiana le parole trisdrucciole sono molto poche e corrispondono tutte a forme [...] di 2a persona singolare dell’imperativo composte con l’aggiunta di due pronomi atoni
àuguraglielo, òrdinaglielo, rècitamelo, òccupatene, comùnicamelo.
VEDI ANCHE
accento
piana, accentazione
tronca, accentazione ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...