L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] nell’input degli apprendenti: lj-arti[ʒ]an[ɪ] «gli artigiani», njoransa «ignoranza». Per quanto riguarda la struttura sillabica delle parole (➔ sillaba), diffusa tra ispanofoni è la prostesi di a- o e- davanti a parole che cominciano per s+consonante ...
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Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] forme in -tade / -tate (la prima con ➔ sonorizzazione della consonante sorda intervocalica), cioè da forme che hanno mantenuto la sillaba finale del suffisso -itātem: bontade / bontate, nobiltade / nobiltate, pietade / pietate, veritade / veritate. ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] La tendenza alla iatizzazione (cioè alla trasformazione del ➔ dittongo in ➔ iato e il conseguente cambiamento della struttura sillabica; ➔ sillaba) si manifesta in tutta l’area sarda, per quanto sia più marcata nell’area campidanese e soprattutto nel ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] se la penultima era ‘leggera’, cioè terminante in vocale breve), all’accento libero dell’italiano, senza restrizioni sulle sillabe su cui può cadere e quindi specificato lessicalmente per ogni parola. Certo, in italiano il sistema accentuale è più ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] il cibo, i giochi, gli animali, certe qualità). Certi elementi lessicali sono costituiti dal raddoppiamento della stessa sillaba (pappa, popò, pipì) anche con valore iconico rispetto al referente, di cui riproducono proprietà sonore (ciufciuf «treno ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] non hanno distribuzione contestuale regolare.
Tutti i fonemi fricativi, eccetto /z/, possono costituire l’Attacco monoconsonantico di una ➔ sillaba: per es., foto, sciocco; /f/, /v/ ed /s/ possono essere anche seguiti, da un legamento o da una ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] dividere in due classi: quelli in cui l’s è preceduta da un’altra consonante, i quali non sono mai iniziali di parola e fanno sillaba per metà con la vocale che precede e per metà con la vocale che segue; e quelli in cui l’s è seguita da un’altra ...
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Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Il segno degli alfabeti semitici, da cui l’o deriva attraverso il greco e il latino, indica un’esplosiva laringale sonora o una spirante velare [...] ŭ e ō del latino classico (per es., gióva, lat. iŭvat; óra, lat. hōra); b) l’ò italiano continua (dittongato in uò se in sillaba libera) l’ò del tardo latino, ŏ e l’au del latino classico (per es., uòmo, lat. hŏmo; còrpo, lat. cŏrpus; òro, lat. aurum ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] , ĭ ed ē del latino classico (es. pélo, lat. pĭlus; crédo, lat. crēdo); b) la è italiana continua (dittongata in iè se in sillaba libera) la è del tardo latino, ĕ o ae del latino classico (es. liève, lat. lĕvis; lièto, lat. laetus); c) la e tonica ...
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STENOGRAFIA (XXXII, p. 698)
Giuseppe ALIPRANDI
a) La stenografia scolastica. - La commissione tecnica nominata dalla Reale Accademia d'Italia, d'intesa con il Ministero dell'educazione nazionale (p. [...] dello stenogramma, con rappresentazione simbolica di alcuni elementi (i e r), parziale rappresentazione simbolica della "sillaba". La riduzione dello stenogramma letterale si effettua omettendo taluni elementi (specie vocali finali e dittonghi ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...