Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] che: (a) nella metrica classica (➔ metrica e lingua) indica l’interruzione del ritmo normale, dovuta alla sostituzione di una sillaba lunga con una breve o viceversa; (b) in fisica indica la rifrazione della luce; (c) in medicina indica la flessione ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] . Così, ad es., in Abruzzo l’epentesi di una spirante sonora [ɣ] si inserisce in iati di tipo [eo] o [ea] creando sillabe CVCV come negli esempi Amedeo [ameˈdeːɣo] e idea [iˈdeːɣa] (Giammarco 1960: 152).
Un ulteriore problema riguarda, nel parlato ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] o d’espressione e in alcuni casi come mero gioco di parole. Alla poesia latina, come alla greca, basata sulla quantità sillabica e non sull’accento, la r. fu sempre estranea.
Solo nel Medioevo, quando nel latino cominciano a riflettersi con forza ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] c) gli accorciamenti di altri nomi: bici(cletta), cinema(tografo), turbo(compressore), metro(politana) (anche possibile accentato sulla seconda sillaba, metrò; nel qual caso è maschile: il metrò);
(d) i femminili in -ie: barbarie, serie; ciò non vale ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] romagnole e in bolognese, dei fonemi /ẽ/, /õ/. Nell’area occidentale, si evidenzia la costante regressione di [y] < lat. ū in sillaba aperta ([myr] «muro») e di [ø] < lat. ŏ ([føg] «fuoco»), un tratto che in pianura oggi non oltrepassa il fiume ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] ut paritas esse videatur in sillabis, licet non sit" ("L'isosillabismo consiste nel porre un numero eguale di sillabe nel verso, e questo soprattutto nella lingua latina, poiché coloro che compongono le comuni scritture versificate romanze compongono ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] kaˈɛi] «capelli», [la ˈaka] «la mucca» (milan. [kaˈvɛi], [la ˈvaka]);
(e) caduta di [n] in finale di sillaba tonica senza nasalizzazione della vocale: [ka] «cane», [kap] «campo», [ˈveter] «pancia»;
(f) palatalizzazione nel plurale dei sost. in [-t] e ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] , per lo più ➔ grecismi, l’occlusiva può essere seguita anche da altre consonanti: ad es., psicologo, pneumatico.
Le occlusive chiudono la sillaba se geminate: zop.po, mat.to, bec.co, ab.braccio, cad.de, ag.guato; oppure in alcune parole dotte: at ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...]
La forma sto (sti, sta, ste; queste forme sono talvolta scritte con apostrofo iniziale, a marcare la caduta di una sillaba: ’sto, ’sta, ecc.) è la forma abbreviata dell’aggettivo questo: estremamente diffusa nella lingua parlata, è evitata nei testi ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] musicale dell’accento distintivo, in età preistorica libero come in indoeuropeo, e quindi in età storica fissato sulla penultima sillaba, se lunga o sulla terzultima se la penultima è breve; nella fonologia, la conservazione dei dittonghi e delle ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...