Patriarca di questa città, dal 471 al 489, è noto soprattutto per aver proposto, fors'anche redatto, d'intesa con Pietro Mongo, patriarca d'Alessandria, l'Editto di unione o Enotico (‛Ενωτικόν), che l'imperatore Zenone promulgò nel 482, per appianare i contrasti tra i monofisiti e i cattolici, sorvolando sulla questione delle due nature in Cristo. Papa Felice III, successo a Simplicio, non ancora o ...
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TZETZE, Giovanni ('Ιωάννης Τζέτζης)
SilvioGiuseppeMercati
Grammatico e verseggiatore bizantino del sec. XII. Ricevuta una buona istruzione letteraria, per qualche tempo si dedicò all'insegnamento, [...] che abbandonò per attendere più liberamente agli studî. I frequenti accenni personali nelle sue opere ci informano sul carattere altero e dispettoso, sulla miseria dell'autore, sempre in cerca del soccorso ...
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Arcivescovo d'Atene e scrittore bizantino del sec. XII-XIII, fratello di Niceta. Nativo di Chonae (l'antica Colossi) nella Frigia, fece gli studî letterarî ed ecclesiastici a Costantinopoli, avendo per maestro il dotto Eustazio di Tessalonica. Eletto metropolita di Atene circa il 1175, spiegò per un trentennio un'assidua, benefica operosità a sollievo della città e del popolo, decaduti materialmente ...
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Poeta cretese del principio del sec. XVI, scrisse un poemetto di 556 versi politici rimati, in cui l'autore, fingendo d'essersi addormentato dopo grave fatica (donde il titolo ἀπόκοπος "riposo dopo la fatica"), descrive un viaggio all'inferno compiuto durante il sogno. Le ombre gli si affollano intorno per chiedergli notizie del mondo superiore e soprattutto se i vivi si ricordano dei proprî morti. ...
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Poeta bizantino del sec. X. Nato a Lindo (Rodi) diventò segretario dell'influente patricio Samona, per istigazione del quale scrisse un libello contro l'imperatore Leone VI. Tuttavia fu ammesso al servizio della corte, e, morto Leone (912), fu nominato a secretis di Costantino VII Porfirogenito. Ascritto al clero palatino, compì felicemente missioni diplomatiche.
La principale opera di C. è la descrizione ...
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Generale bizantino. Cognato dell'imperatore Giovanni Zimisce, sconfisse presso Arcadiopoli Sviatoslao, che con le sue orde russe si era spinto fino ad Adrianopoli (970); e sopravvenuta la ribellione di Barda Foca, nipote del trucidato Niceforo Foca, costrinse il ribelle ad arrendersi. Alla morte di Zimisce (976) B. non solo vide svanire la speranza di succedergli nel trono imperiale, ma si vide soppiantato ...
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APOSTOLIO, Arsenio ('Αρσέξιος 'Αποστόλιος o 'Αποστολίδης). Nato a Creta nel 1465 da Michele Apostolio, studiò sotto la guida del padre ed abbracciò la carriera ecclesiastica. Nominato metropolita di Monembasia, mutò il nome battesimale di Aristobulo in quello di Arsenio. Dopo breve soggiorno in Firenze, si trasferì a Venezia per collaborare con altri dotti greci all'edizione dei classici nella stamperia ...
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Nato a Costantinopoli nel 1391, morto nel giugno 1444, ricevette nel battesimo il nome di Manuele, che mutò in quello di Marco, quando si fece monaco a 26 anni. Studiò retorica sotto Giovanni Cortasmeno e filosofia sotto Gemisto. Nel 1437, alla vigilia del concilio di Ferrara, fu promosso arcivescovo di Efeso (donde la denominazione di Marco d'Efeso), mentre il condiscepolo e futuro antagonista Bessarione ...
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Ammiraglio e letterato siciliano del sec. XII. Di nobile famiglia, nipote dell'ammiraglio Basilio, salì egli stesso alla dignità di ammiraglio o, meglio, di emiro, mentre per la sua dottrina si meritò il titolo di filosofo. Una delle sue poesie fu scritta in prigione: sembra che questo episodio segni la fine della sua carriera pubblica e l'esclusivo ritorno agli studî.
Peritissimo del greco e dell'arabo, ...
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Nativo di Costantinopoli, emigrò in Italia, dove visse miseramente, insegnando il greco in Bologna (tra il 1458 e il 1465) e in Roma, nell'intimità del cardinale Bessarione che lo stimava assai. Sperando di migliorare le sue condizioni finanziarie, passò a Firenze, ove tenne una scuola di lingua e letteratura greca, frequentata anche dal Poliziano, il quale indirizzò a Lorenzo de' Medici una poesia ...
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minicrisi
(mini-crisi), s. f. inv. Crisi di breve durata e dalle conseguenze limitate. ◆ [tit.] La guerra di successione / Bufera [Renato] Ruggiero: [Silvio] Berlusconi potrebbe approfittare della minicrisi per un rimpasto. Gli Esteri giustificano...
secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», in opposizione alla vita celeste eterna...