La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] dominata dalla presenza degli orientali.
A Nicea Ario e i suoi più convinti sostenitori furono condannati. Il simbolodifede approvato proclamava invece Cristo il Figlio di Dio come «Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero» e lo dichiarava ...
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Nazionalsocialismo
HHans Mommsen
di Hans Mommsen
Nazionalsocialismo
sommario: 1. Nazionalsocialismo e studio comparato del fascismo. 2. Fase di movimento: a) origine e struttura sociale della NSDAP; [...] propagandistica; a tale scopo servono anche il culto disimboli irrazionali, l'uso delle uniformi e i rituali osservati partito, nel quale fece ammettere alti ufficiali difede nazista, cercando cosi di procurargli appoggi nel corpo ufficiali d'un ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] un senso figurato in modo più certo che non siano degni difede in quanto fatti. Del resto, ancora, nell'affermare che 34-39), sono interpretate da D. come delle anticipazioni simbolichedi Firenze che cerca di sedurre il papa, padre dei padri, e che, ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] Ma erano solo i due ‘persuasi’ a pronunciare una «professione difede», secondo cui «di tutto ciò che è mondo, Tu non sei nulla, ma ruolo simbolico, l’indicazione di una possibilità e di una necessità, per entro un contesto che, d’altra parte, al di ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] greca antica. Sant'Atanasio, vestito all'orientale con un cappuccio e un cartiglio, dove è riprodotto l'inizio del simbolodifede che, sia pur erroneamente, da lui prende nome. San Basilio e san Giovanni Damasceno, l'ultimo dei grandi padri ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] per i simboli e le allegorie», fino a «letteralmente ubriacarsi in un’orgia disimboli e di corrispondenze fantastiche» in forma elementare e schematica era il contenuto della fede, la materia difede: non molto diversamente – è lecito pensare – ...
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Le feste della Repubblica: memoria, fratture e patriottismo costituzionale
Gaspare Nevola
Le feste e i sistemi di credenza politica
Le feste di una nazione costituiscono un osservatorio privilegiato [...] , per un verso, di classe o di ceto socioeconomico, per l’altro, difede religiosa o di visione del mondo, che comune. Da qui un crescendo di iniziative cariche di significato simbolico, di discorsi pubblici e di attivismo rituale. Quella che ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] larga parte della popolazione protestante, a riaffermare l'unità difede, né a combattere il separatismo, ma a superare il spirito' sul filo dei valori e dei simboli che l'hanno modellata, 'di questa tradizione cristiana che unisce tutti i popoli ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] , figlio del sole’ – o ancora riti di origine antichissima. Il ricorso a simboli cristiani come l’apposizione del chi-rho sullo scudo difede e la loro risoluzione nel corso del concilio di Nicea (325) sono accostati a partire dallo stesso punto di ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] uso abituale, descrivendo parallelamente i simbolidi quelle civiltà e le alterazioni subite da lui stesso sotto l'azione di quelle sostanze. L'apporto di Michaux si può considerare eccezionale e del tutto al di fuori di una vera e propria storia ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...