Botanica
Nome comune attribuito a varie piante, come Diospyros kaki (➔ cachi), Nelumbo nucifera (comunemente detto fior di l.) e Zizyphus lotus. Il fior di l., pianta acquatica di origine asiatica, è spesso [...] un mito cosmogonico, quando tutto era ancora coperto dall’acqua, Prajapati stava su un l. spuntato dall’ombelico di Viṣṇu. Simbolo di perfezione, bellezza, fecondità, totalità, il l. fu accolto nell’arte figurativa sia del buddhismo (che lo diffuse ...
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WALKER, Daniel Pickering
Antonio Rainone
Storico britannico della cultura rinascimentale e moderna, nato a Londra il 30 giugno 1914, morto ivi il 10 marzo 1985. Laureatosi a Oxford nel 1935, dal 1945 [...] al 1981.
Le sue ricerche hanno privilegiato temi poco esplorati come la diffusione di Origene tra Quattro e Cinquecento, il simbolismo esoterico, la possessione e l'esorcismo agli inizi dell'età moderna. In particolare, gli studi sulla magia naturale ...
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Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] fa sì che i loro significati possano cambiare di volta in volta ed essere associati in modo evocativo e creativo. Gli oggetti simbolici sono come i segnali che un cacciatore incide sugli alberi per indicare il percorso, o come luci nell'oscurità che ...
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Cabalista ebreo spagnolo (n. Medinaceli 1248 - m. 1325 circa), vissuto a Segovia; allievo (1272-74) di Abrāhām Abū'l-῾Afiya, ha dato nei suoi scritti una sistematica e lucida esposizione delle dottrine [...] aristotelica. In una sua opera posteriore che esercitò larga influenza, Sha'arei ōrāh (1293), sviluppa un più complesso simbolismo cabalistico e in questa prospettiva interpreta il significato e valore delle dieci sěfīrōt: l'autore utilizza tra i ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] .
Qui l'analisi di Durkheim continua quelle di Hegel, Feuerbach e Marx, ma al pari di quelle, e delle posizioni 'simboliste' in genere, incontra una serie di difficoltà. Queste analisi postulano infatti uno stato di 'falsa coscienza' che è del tutto ...
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sette Accanto al tre, il numero sacro più diffuso nelle varie religioni, ma per diversi motivi nelle diverse civiltà. In quella babilonese, i 7 pianeti (cioè il Sole e la Luna considerati come tali, più [...] 4 (i 4 punti cardinali), come somma della maggior perfezione; altrettanto può verificarsi nelle civiltà che hanno uno sviluppato simbolismo numerico e dove (come, per es., nell’antichità classica dal pitagorismo in poi) il 3 è considerato maschile ...
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sogno Attività mentale che si svolge durante il sonno, a carattere involontario e non intenzionale; si esprime prevalentemente con immagini visive, spesso a carattere molto vivido. psicologia Gli studi [...] concepito come direttamente inviato dagli dei o da Dio. La rivelazione, tuttavia, non è sempre esplicita, ma avvolta in simboli: in tal caso il s. richiede un’interpretazione e non tutti sono capaci di darla, ma soltanto persone privilegiate (per ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] avrebbe presentito la prossima sua fine, ma come inizio dell’instaurazione del regno messianico; la Cena sarebbe prototipo e simbolo del banchetto del regno, in attesa di questo); altri come il risultato di un’evoluzione della coscienza cristiana (la ...
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Zoologia
Il maschio adulto dei polli (➔ pollo) domestici e di altri Uccelli Galliformi, appartenenti al genere Gallus (➔). Differisce dalla gallina per vari caratteri sessuali secondari: piumaggio vivamente [...] .
G. di montagna Nome comune di alcuni Uccelli della famiglia Tetraonidi.
Religione
Il g. entra in riti, miti e simbolismo religiosi soprattutto in virtù del suo canto mattutino, che sembra evocare il sole e scacciare le tenebre. Il suo legame con ...
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DURANDO, Guglielmo
P. Réfice
(o Durante, Durand)
Vescovo di Mende, in Linguadoca (1285-1296), giurista e trattatista.Nato a Puymisson, presso Montpellier, verso il 1230, a partire dal 1255 soggiornò [...] formulati i principi da seguire nella scelta degli spazi consacrati, nella costruzione degli edifici religiosi - in base al sistema simbolico connesso con l'orientamento delle chiese e le loro diverse parti - e nell'uso delle pitture e delle immagini ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...