Scrittore romeno (Bucarest 1881 - ivi 1944). Poeta simbolista del genere fantasioso e grandiloquente, ha introdotto numerose e sonore innovazioni metriche nelle sue raccolte più famose: Romanţe pentru [...] mai târziu ("Romanze per più tardi", 1908), De vorbă cu mine însumi ("Chiacchierando con me stesso", 1913), Strofe pentru toată lumea ("Strofe per tutti quanti", 1930), Nu sunt ce par a fi ("Non sono quel ...
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Scrittore romeno (n. Bucarest 1888 - m. 1954). Simbolista nelle due prime raccolte liriche La fântâna Castaliei ("Alla fonte di Castalia", 1910) e Inscripţii ("Iscrizioni", 1916), mise in versi evocatorî, [...] nel ciclo Cântecul omului ("Il canto dell'uomo", 1928-1937), la storia della civiltà umana. Dei cinque romanzi del D., i migliori sono Conservator & C.ie ("Conservatore & Co.", 1924) e Vioara mută ...
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Poeta lituano (Gaidžiai 1904 - Vilnius 1969). Dopo un esordio simbolista, aderì (1926) al gruppo dei Keturvėjninkai, espressione lituana del movimento futurista vicino alla poesia di V. V. Majakovskij [...] (3 grenadierai "I tre granatieri", 1926; Sveiki, broliai dainininkai "Salve, fratelli cantori", 1935); lavorò inoltre (1938-40) come redattore al settimanale satirico Kuntaplis. Arrestato durante l'occupazione ...
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Poeta francese (Norfolk, Virginia, 1864 - Bergerac 1937); di scuola simbolista, si cimentò dapprima nella lirica, poi in una poesia narrativa e drammatica. Fra le sue opere: Les cygnes (1885); Ancaeus [...] (1888); Joies (1889); Le rire de Mélissa (1896); Phocas le jardinier (dramma, 1898); La légende ailée de Wieland le forgeron (1900); Sapho (1911); La lumière de Grèce (1912) ...
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Poeta romeno (Bucarest 1885 - ivi 1956). Appartenente alla corrente simbolista di A. Macedonski, se ne allontanò spesso, adottando tonalità ora mistiche e sentimentali, ora romantiche e magniloquenti, [...] con predilezione per un linguaggio aulico e impreziosito. Raccolte principali: Din trâmbiţe de aur ("Da trombe d'oro", 1910); Mărgăritare negre ("Perle nere", 1918); Pe drumul Damascului ("Sulla via di ...
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Scrittore francese (Parigi 1863 - Beaune 1930). Esordì come poeta simbolista (Cloches en la nuit, 1889; Archipel en fleurs, 1895), per rivolgersi poi a una poesia ispirata alla vita della natura (La forêt [...] bruissante, 1896; Dans la forêt, 1903, versi e prose). Convertitosi al cattolicesimo (1906), si allontanò dalle iniziali idee anarchiche, testimoniando con opere in prosa la nuova esperienza (Du diable ...
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Scultore (Feluy, Ardenne, 1865 - Forest 1954). Sperimentò modi d'impronta simbolista e vicini a l'art nouveau; ricercò forme idealizzate, di grande raffinatezza e libertà di concezione (Felicità, 1894, [...] Tournai, Musée des beaux-arts). A Bruxelles fu professore all'Accademia, membro e presidente della commissione per la scultura dei Musées royaux des beaux-arts, dove sono conservate molte sue opere: ritratto ...
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Poeta lirico lituano (Senadvaris 1891 - Boston, Mass., 1964), appartenente alla corrente simbolista. Della sua non molto vasta produzione si ricordano le raccolte Maldos ant akmens ("Preghiere sulla pietra", [...] 1937) e Sventieji akmenys ("Le pietre sacre", 1951) ...
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simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...