Pittore (Gand 1862 - Saint-Clair, Var, 1926). Studiò a Gand e Bruxelles, fu poi in Spagna (1882) e in Marocco (1883). Durante un primo soggiorno a Parigi, fu fortemente impressionato dalla pittura di Seurat [...] importanza nel rinnovamento artistico belga, anche nel campo delle arti decorative. Tornato a Parigi nel 1898, frequentò l'ambiente simbolista: di notevole interesse documentario è il suo quadro La lettura (1903, Museo di Gand) che ritrae, accanto al ...
Leggi Tutto
Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] amici più vicini (Gautier o Sainte-Beuve), ma esercitò subito un'influenza notevolissima sul Parnasse, e poi sulla scuola simbolista; e quindi grande suggestione ebbe su Verlaine, su Mallarmé, su Rimbaud, e su tutta la successiva poesia francese ed ...
Leggi Tutto
Pittore francese (Granville 1870 - Parigi 1943). Con P. Sérusier, P. Bonnard e P. Ranson, suoi compagni all'Académie Jullian, partecipò al movimento di reazione contro il naturalismo e il verismo, fondando [...] purezza compositiva e cromatica, tutto giocato sulla bidimensionalità, evocativo di ambienti e situazioni. Si dedicò alla scenografia (per il simbolista Théâtre de l'Oeuvre di Lugné-Poë) e all'illustrazione (Voyage d'Urien di A. Gide, 1893). Dopo un ...
Leggi Tutto
Klimt, Gustav
Flaminia Giorgi Rossi
Una pittura preziosa per la fine dell’Impero asburgico
Klimt è stato tra i fondatori del movimento artistico chiamato secessione viennese, che intendeva reagire all’arte [...] dell’astrazione
Splendore e fine di un mondo
Nato a Vienna nel 1862, figlio di un orafo, Klimt partecipa al clima simbolista europeo di fine secolo che in arte si esprime nello stile liberty (art nouveau). Uno dei suoi primi incarichi pubblici ...
Leggi Tutto
Pittore (Bernau, Selva Nera, 1839 - Karlsruhe 1924). Dopo una prima formazione come litografo, frequentò l'accademia di Karlsruhe (1859-66); soggiornò poi a Düsseldorf (1866) e a Parigi (1868) risentendo [...] dalle salde strutture compositive e ariosi paesaggi; in seguito, trattò anche soggetti sacri e mitologici di sottile intento simbolista. Dal 1899 a Karlsruhe, insegnò all'accademia e diresse la Staatliche Kunsthalle che ospita, dal 1909, una sezione ...
Leggi Tutto
Hrabal, Bohumil
Giuseppe Dierna
Narratore ceco, nato a Brno-Židenice il 28 marzo 1914, morto a Praga il 3 febbraio 1997. Nella sua vita H. svolse numerosi mestieri - minutante notarile, commesso viaggiatore, [...] la sua peculiare metafisica.
Se i suoi inizi lirici si muovono ancora nei limiti di una poetica decadente e simbolista, i versi raccolti in Ztracená ulička (1948, ma pubblicati solo nel 1991; trad. it. La stradina perduta, 1993), testimoniano ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Namur 1833 - Essonnes, Parigi, 1898). Fondamentalmente autodidatta, trovò nel segno grafico il suo mezzo espressivo più efficace, cominciando con litografie pubblicate a Bruxelles nel [...] opere, vicino a Daumier e Gavarni, cedette nelle ricorrenti tematiche erotiche e sataniche a uno più personale di vocazione simbolista. Oltre ad album, tavole singole e ai frontespizî delle Publications défendues en France publiées à l'étranger (tra ...
Leggi Tutto
FERRO MILONE, Carlo Cesare (più noto come Cesare Ferro)
Cristina Giudice
Nacque a Torino il 18 apr. 1880 da Carlo, di professione bancario, e da Scolastica Pia.
Dopo aver frequentato le scuole tecniche [...] 1903 prese parte alla V Biennale di Venezia - dove fu presente anche nel 1905, 1910, 1920, 1922 e 1926 - con il quadro simbolista L'attesa (Lugaro, 1935, p. 4r). Nel 1904 vinse con un ritratto una medaglia d'oro al Salon di Parigi. Nello stesso anno ...
Leggi Tutto
Poeta russo (Ovstug, gov. di Orlov, 1803 - Carskoe Selo 1873). Visse a lungo in missione diplomatica (1822-44) in Germania, ove conobbe F. W. J. Schelling e H. Heine, e poi a Torino. I versi del primo [...] sue liriche (1854). Del 1868 è la prima raccolta completa, Stichotvorenija ("Versi"). Ma fu con la nascita del movimento simbolista che T. ottenne il riconoscimento di maggior poeta del secolo dopo Puškin, e fu apprezzato per la ricerca espressiva ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (n. Milano 1951). Ha fondato e diretto la rivista letteraria Niebo (1977-79) e ha svolto attività di traduttore (C. Baudelaire, M. Blanchot, M. Maeterlinck, ecc.). Vincitore nel 2005 del [...] una precisa linea di tendenza nel recupero del potere misterioso della parola, in una direzione tra neo-orfica e neo-simbolista. E di questa tendenza De A. è stato a lungo considerato caposcuola, benché la forte concentrazione del suo discorso, la ...
Leggi Tutto
simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...