Scrittore russo (Nikolaevsk, Samara, 1882 - Mosca 1945). Emigrato all'estero (1918), ritornò poi in patria (1922). Dopo esordî poetici (1907) nel gusto simbolista, si dedicò soprattutto alla narrativa, [...] adeguando stile e tecnica alla diversità dei temi che via via venne affrontando: realista delicato nel racconto Detstvo Nikity ("L'infanzia di Nikita", 1920-22), tracciò nella trilogia Choždenie po mukam ...
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Scrittore francese (Bazoches-au-Houlme, Orne, 1858 - Parigi 1915). Bibliotecario della Bibliothèque Nationale, destituito nel 1891, si associò fin dagli inizî con il movimento simbolista in cui ebbe parte [...] Le problème du style, 1902), saggi critici (Le livre des masques, 1896-98, 2 voll., che segnò il suo distacco dal simbolismo; Épilogues, 1903-13; Promenades littéraires, 1904-27), scritti ideologici e sociali (La culture des idées, 1900; Le chemin de ...
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Scrittore portoghese (Leiria 1878 - Lisbona 1946). Nella sua opera l'ideale nazionalista tardo romantico e il culto della tradizione si coniugano con un gusto estetizzante di tipo simbolista. Oltre a raccolte [...] poetiche (Para quê?, 1897; Náufrago, 1898; O poeta saudade, 1901; Ar livre, 1906; Canções do vento e do sol, 1911; Ilhas de bruma, 1917; Onde a terra se acaba e o mar começa, 1940) e qualche romanzo (Marques, ...
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Poeta, giornalista e scrittore islandese (Elliđavatn 1864 - Herdísarvík 1940). Formatosi sul pensiero di Brandes e di Nietzsche, fu, sul volger del secolo e oltre, il massimo rappresentante del gusto e [...] della sensibilità simbolista in Islanda. Le sue raccolte di versi: Sögur og kvaeđi ("Racconti e canti", 1897), Hafblik ("Acque calme", 1906), Vogar ("Flutti", 1921), così spesso legate per materia e forma a una tradizione straniera, non s'intendono ...
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Pseudonimo del poeta bulgaro Nikolaj Michailov (Stara Zagora 1885 - Sofia 1960). Temperamento sensitivo, trasfuse nei suoi versi (Ptici v noštta "Uccelli nella notte", 1918; Stihotvorenija "Poesie", 1932; [...] Isbrani stihotvorenija "Poesie scelte", 1960), aderenti spesso al movimento simbolista, la sua concezione pessimistica della vita e della natura. ...
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Scrittore e poeta svedese (Gryt, Ostergotland, 1862 - Stoccolma 1906). Fu a fianco di C. Heidenstam, come giornalista, professore e critico teatrale e letterario di formazione francese, nella polemica [...] contro il naturalismo. Fra la sua lirica simbolista molto preziosa e manierata spiccano Legender och visor ("Leggende e canzoni", 1891) e Nya dikter ("Nuove poesie", 1894), sui grandi temi di amore e morte ispirati ai Testi sacri e alle arti ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] in prosa che da R. Lalou è stato definito ‟il Faust della fin de siècle", ove la tematica decadente si decanta in simbolismo. Il protagonista, il conte Axël di Auersburg, è ancora un giovane del tipo dell'Usher di Poe, dal ‟pallore quasi radioso", e ...
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Pseudonimo del poeta Ioànnis Papadiamandòpulos (Atene 1856 - Parigi 1910), greco di nascita ma di lingua e di educazione francese. Con i primi versi (Les Syrtes, 1884; Les cantilènes, 1886) si impose come [...] Stances (6 voll., 1899-1901; vol. 7º, post., 1920), suo capolavoro, si allontanò sempre più dalle forme decadenti e simboliste per avvicinarsi ai principî dei classici greci e francesi. Fondò l'École Romane che richiamò numerosi poeti, tra i quali ...
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Medico e scrittore brasiliano (Lençóis, Baía, 1876 - Rio de Janeiro 1947). Oltre a varie opere di carattere scientifico e a saggi di critica letteraria (pubbl. in Obras literárias completas, 25 voll., [...] 1944), ha scritto poesie di tipo simbolista (Rosa mística, 1900; A esfinge, 1911) e romanzi di indagine psicologica a sfondo sociale (Maria bonita, 1914; Fruta do mato, 1920; Sinhazinha, 1929). ...
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MORTIER, Alfred
Vittorio STELLA
Autore drammatico e poeta francese e critico italianista, nato a Baden (Granducato) da genitori francesi il 9 giugno 1865, morto a Parigi il 24 ottobre 1937. Studiò legge [...] La Fille d'Artaban, 1895, e l'anno appresso diede a Bruxelles Jean-Marie.
Del 1908 è La logique du doute, dramma simbolista; del 1909 un secondo volume di versi, Le temple sans idoles, di struttura ormai apertamente classicistica, ove il M. matura la ...
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simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...