Scrittore polacco (Ludźmierz, Nowy Sącz, 1865 - Varsavia 1940). I suoi otto volumetti di Poezje ("Poesie", 1891-1924) gli fruttarono un posto eminente nel movimento "Giovane Polonia" che tra Otto e Novecento [...] rinnovò la letteratura polacca in senso decadente e simbolista, mentre gli schizzi in prosa Na skalnym Podhalu ("Sul Podhale roccioso", 1903-10), sulla vita dei montanari dei Tatra, restano tuttora la migliore opera dialettale polacca. ...
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Poeta persiano (Hamadān 1895 - Teheran 1924), rinnovò i temi della poesia classica e adottò quello che lui stesso definì un nuovo stile. È considerato il primo poeta romantico della letteratura persiana [...] moderna per l'influenza esercitata sulle sue opere dalla poesia romantica e simbolista francese. Durante il suo viaggio a Costantinopoli, scrisse i versi dell'operetta Rashtākhīz ("Il risveglio"). Fra i suoi ultimi lavori teatrali si ricordano Kafan- ...
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Scrittore greco (Kavàlla 1933 - Atene 2023). Esule in Francia e in Italia (1967-74), si batté contro il regime dei colonnelli. Tornato in patria, è stato regista e sceneggiatore della televisione di stato. [...] La prova migliore del suo talento narrativo sono i racconti di tono simbolista della trilogia Τὸ ϕύλλο, Τὸ πηγάδι, Τ' ᾿Αγγέλιασμα (1961; trad. it. La foglia, Il pozzo, L'angelicazione, 1971). Interprete delle problematiche esistenziali e sociali del ...
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PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] della terza generazione poetica novecentesca. Partito dalla stessa matrice simbolista dei compagni fiorentini (M. Luzi e P. Bigongiari), si distinse fin dall'inizio per il tono più colloquiale della sua poesia. Se i primi libri di versi, permeati di ...
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BOTTA, Gustavo
Gianni Venturi
Nacque a Milano il 25 genn. 1880 da Giacomo e da Ogelie Bouffier. Dalla madre, originaria di Grenoble, fu avviato all'interesse per la poesia e la letteratura francese, [...] ostinato, 1º e 8 maggio 1913) a proposito di alcuni articoli di G. Vannicola(Le varie morali, in Lacerba; Il simbolismo francese e la musica di Debussy, sul Vaglio), ritenuti dal B. cattive traduzioni degli scrittori francesi Léon-Paul Fargue, Jules ...
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KUZMIN, Michail Alekseevič
Scrittore russo. Nato a Jaroslavl′ il 6 ottobre (v. s.) 1875, studiò musica al conservatorio di Pietroburgo e la musica coltivò contemporaneamente alla letteratura, di cui [...] diede i primi saggi nel 1905.
Poeta, novelliere e romanziere, ha un posto a sé nel movimento decadente-simbolista russo per l'enorme importanza da lui data alla forma e allo stile, per il quale più che alla tradizione russa, si richiama al sec. XVIII ...
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Poeta greco (Alessandria d'Egitto 1863 - ivi 1933). Di cospicua famiglia costantinopolitana poi decaduta, trascorse parte della giovinezza in Inghilterra; tornato nella città natale, vi condusse una vita [...] l'impiegato al ministero dei Lavori pubblici. Della sua produzione, influenzata nella prima fase dalla poetica simbolista, salvò soltanto 154 componimenti, fatti conoscere agli amici attraverso piccole raccolte stampate privatamente. Estraneo alla ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] 1904; La ville charnelle, 1908). Nel 1905 fondò a Milano la rivista Poesia, di un gusto ancora fra simbolista e liberty, nella quale diede largo spazio a molti poeti d'avanguardia italiani e francesi bandendo, fra l'altro, nel 1905, la celebre ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Léon Leclère (Chapelle-aux-Pots, Oise, 1874 - Le Mans 1966). Esordì come musicista, poi si dedicò alla poesia collaborando alla Plume, al Mercure, alla Revue Blanche, [...] Vague (1899-1901); coltivò anche (1905-13) la pittura e pubblicò opere musicali. Pur appartenendo a una generazione simbolista, con Filles-fleurs (1895) diede la misura della sua indipendenza da qualsiasi cenacolo letterario. Fra le altre sue opere ...
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Scrittore francese (Metz 1859 - Parigi 1936). Trasferitosi a Parigi fin dal 1870, debuttò giovanissimo nella vita letteraria. Dopo un soggiorno in Africa, fondò insieme con J. Moréas le riviste d'avanguardia [...] . Dal 1888 fu direttore della Revue indépendante, poi giornalista al Mercure de France. Ebbe parte notevole nel movimento simbolista, di cui ripercorse i momenti salienti (Symbolistes et décadentes, 1902; Les origines du symbolisme, 1936), e fu uno ...
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simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva:...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...