simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] tedesca, la lettura di A. Schopenhauer e di T. Carlyle, le teorie di H. Bergson, che sostennero autorevolmente l’indirizzo simbolista. Figura influente è quella di C. Baudelaire: alcuni temi delle Fleurs du mal (1857), come il satanismo, il gusto per ...
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Scrittrice (Gunib, Daghestan, 1873 - Leningrado 1961). Vicina ai simbolisti prima della rivoluzione, si è volta in seguito verso il realismo; autrice di varî romanzi storici: Sovremenniki ("I contemporanei", [...] A. Ivanov; Odety kamnem ("Rivestiti di pietra", 1925), sul rivoluzionario Bejdeman; Simvolisty ("I simbolisti", 1933), sui principali rappresentanti del movimento simbolista; Radiščev (1939), sull'epoca di Caterina II, sulla rivolta di E. Pugačëv e ...
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Poeta austriaco (Salisburgo 1887 - Cracovia 1914). Dapprima influenzato da Baudelaire e dai simbolisti, T. trovò ben presto una propria via autonoma che anticipa molti degli esiti più significativi della [...] poesia novecentesca, a partire dall'espressionismo. Pubblicò nel 1913 un volume di Gedichte, ma grossa parte della sua produzione è stata pubblicata postuma.
Vita e opere
Interrotti gli studi liceali, ...
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Poeta belga di lingua francese (Anversa 1862 - ivi 1931), uno dei più originali simbolisti. Cattolico, molte delle sue liriche, d'intonazione lievemente arcaica, che cantano soprattutto la vita popolare [...] di Anversa, muovono da una profonda ispirazione cristiana. Alla raccolta La louange de la vie (1898) seguirono: Enluminures (1898), Sous les tentes de l'exode (1921), La chanson de la rue Saint-Paul (1922), ...
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Scrittore ceco (Domažlice 1878 - Praga 1928). Influenzato da Nietzsche e Schopenhauer e in rapporto con i poeti simbolisti, è autore di una vasta produzione, sempre di alto valore stilistico, di saggi [...] filosofici (Traktáty a diktáty "Trattati e dettati", 1922; Vteřina a věčnost "L'attimo e l'eternità", 1927) e di opere letterarie, tra le quali ricordiamo il romanzo Utrpení knížete Sternenhocha ("I dolori ...
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Storico della letteratura e critico russo (Pietroburgo 1887 - Parigi 1959). Dopo aver esordito come poeta sulla scia dei simbolisti, si dedicò prevalentemente alla critica letteraria. Originali i suoi [...] studî sul problema testuale dell'opera di A. S. Puškin (Puškin. Pervaia glava nauki o Puškine "Puškin. Primo capitolo dello studio su Puškin", 1922). Dal 1923 visse in Francia, insegnando letteratura russa ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1863 circa - ivi 1929). A Parigi, dove soggiornò a lungo, ebbe contatti con i poeti simbolisti, dei quali fu ottimo traduttore e appassionato studioso (Correspondances parisiennes). [...] Tra i suoi volumi di poesie, il migliore per profondità di ispirazione è Rozmyślanie ("Meditazione", 1906). L. fu anche autore di teatro, critico delle letterature europee e orientalista ...
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Poeta brasiliano (Campinas 1890 - ivi 1969). La sua poesia singolarmente duttile è permeata nei primi anni di influssi simbolisti. Ha pubblicato numerose opere (Livro das horas de Soror Dolorosa, 1920; [...] A frauta que eu perdi, 1924; Meu, 1925; Poesia varia, 1947, ecc.). Nel 1952 raccolse le sue opere nel volume Toda a poesia ...
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Scrittore francese (Gand 1870 - Parigi 1925). In tutta la sua produzione, tipica del decadentismo transalpino, elementi parnassiani e simbolisti si fondono nella sua sostanziale ispirazione sensuale. A [...] un erotismo estetizzante s'ispirano le sue prime poesie, pubblicate sulla rivista La Conque, da lui fondata, e raccolte in Astarté (1891), le sue traduzioni delle Poésies de Méléagre (1893) e le Chansons ...
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Scrittore argentino (Buenos Aires 1898 - ivi 1996), del gruppo ultraista. La profonda conoscenza dei classici spagnoli ed europei, specialmente simbolisti, conferì alla sua poesia una tecnica raffinata [...] che si giovò del sonetto, dei versi liberi o di quelli di arte menor. Tra le pubblicazioni: El imaginero (1927), El pez y la manzana (1929), Mundos de la madrugada (1943), El huésped y la melancolía (1949), ...
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simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...