BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] di vergare un codice di medio formato contenente scritti SimeoneStilita (gr. 1982), e altri ancora. Pure Filagato Roma 1969; E. Follieri, La vita inedita di s. Fantino ilGiovane nel codice Mosquensis 478, "Atti del IV Congresso Storico Calabrese, ...
Leggi Tutto
ANTIOCHIA
J. Balty
(gr. 'Αντιόχεια; turco Antakya)
Città della Turchia meridionale, capoluogo della prov. di Hatay (territorio di Alessandretta), sulla riva sinistra dell'Oronte. Dell'impianto urbano [...] °; infine, sul Saman Daği, monte nelle vicinanze della città, due basiliche poste sul sito della colonna dell'ascesi dello stilita s. SimeoneilGiovane (ultimo quarto del sec. 6°).Al principio del sec. 6°, comunque, A. era ancora la città opulenta e ...
Leggi Tutto
SERLIANA
Fausto Franco
. Particolare tipo di trifora, con l'apertura centrale ad arco, le due laterali trabeate: così denominata da Sebastiano Serlio a cui è dovuta la pubblicazione e la diffusione [...] espressione architettonica è fornito dall'ottagono della basilica di S. SimeoneStilita, a Qal‛at Sim‛ān, in Siria.
Lo Galleria del Belvedere in Vaticano (1503), da Antonio da Sangallo ilGiovane nel palazzo della Zecca, poi del Banco di S. Spirito ...
Leggi Tutto
Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] che presentano la Vita greca di Simeone lo Stilita, da cui si ricava che il tragitto percorso dalla salma del santo di Cipro fu chiamata Constantia in onore di Costantino ilGiovane quando divenne Augusto, probabilmente in coincidenza con la ...
Leggi Tutto
Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] del santo da Jacopo Palma ilgiovane, mentre il suo corpo fu recentemente, significato tutto particolare, san Simone stilita, san Foca, i santi S. Samuel, S. Daniel, S. Giob. e S. Simeon profeta" (27).
Occorre distinguere - a nostro avviso - (cosa ...
Leggi Tutto
MINIATURA - Area bizantina
J. Lowden
La m. bizantina, eccezionalmente ricca e complessa, è testimoniata da decine di migliaia di manoscritti prodotti nell'arco cronologico di durata dell'impero bizantino [...] talvolta accompagnata da un giovane scriba, Prochoros, a cui il santo dettava; dal il Battesimo; la seconda parte del lezionario seguiva il calendario stabilito, a cominciare dal 1° settembre. Poiché in questa data si commemora s. SimeoneStilita ...
Leggi Tutto
L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] all'altra, Paolo e Tecla. La giovane fu convertita al cristianesimo proprio da Paolo luogo una tavola dipinta sui due lati in uno stile differente: da un lato figura l'arcangelo Gabriele, di s. Simeone, imberbe e con una tunica turchese. Il tutto segna ...
Leggi Tutto
I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] di là delle formule di cortesia»35. Così, dunque, impose al giovane vescovo di accettare Ario con parole che non lasciano spazio a dubbi asceti, ce la offre il siro Simeone lo Stilita, morto nel 459, così come ricorda il suo primo agiografo, Teodoreto ...
Leggi Tutto
stilita
(o stilite) s. m. [dal gr. eccles. στυλίτης, der. di στῦλος «colonna»] (pl. -i). – Asceta cristiano che per mortificazione si adattava a vivere in cima a un pilastro o a una colonna (pratica propria dell’Oriente, che nella Chiesa greca...
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...