MORANTE, Elsa
Nadia Setti
MORANTE, Elsa. – Nacque a Roma il 18 agosto 1912 da Irma Poggibonsi, maestra, ebrea modenese, e da Francesco Lo Monaco, siciliano, morto suicida nel 1943; padre anagrafico, [...] ai pensatori fondamentali del XX secolo: Sigmund Freud, Otto Rank e Carl Jung, Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger, Arthur Schopenhauer, SimoneWeil (si vedano, in particolare: Per Elisa, 1990; nonché Bardini, 1999). D’altro canto si è cercato di ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] gli editori Borla e Rusconi, alternative alla cultura progressista e marxista, facendo pubblicare, tra le altre, opere di SimoneWeil, Augustin Cochin, Eric H.W. Voegelin. Questo senza mai interrompere il dialogo con intellettuali laici e marxisti ...
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MANGIONE, Lucette [Luce d’Eramo]
Paola Villani
Nacque il 17 giugno 1925 a Reims, da Publio e Maria Concetta Straccamore. Il padre, ingegnere ma anche pittore, dopo l’impegno come pilota nella prima [...] Hannah Arendt) la banalità del male, quel tema che tanto ha attraversato la letteratura e la riflessione del Novecento, SimoneWeil in testa.
Dopo Deviazione, d’Eramo narratrice approdò al romanzo: sembra che quella resa dei conti con se stessa ...
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WIDMAR, Bruno
di Pietro Console
Nacque a Trieste il 6 luglio 1913, da Ettore, e Carmela Marich.
IL PERIODO TORINESE: GLI STUDI, LA LOTTA ANTIFASCISTA E I PRIMI SCRITTI
Dopo aver conseguito, nel 1934, il [...] se non molto esplicitata, è stata però ricavata sia dalla sua intrinseca storicità sia dal fatto che, sulla scia di SimoneWeil, essa per sua natura è un discorso che non può ‘mentire sul reale’, vera e propria risorsa cognitiva ritenuta cruciale ...
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RUSCONI, Edilio
Roberta Cesana
– Nacque a Milano l’11 novembre 1916, figlio maggiore di Mario Rusconi e di Maria Venturi. Trascorse l’infanzia a Bruxelles, dove i suoi erano emigrati, insieme al fratello [...] e altri argomenti di miseria terrestre (1971); Il flauto e il tappeto (1971) di Cristina Campo; Attesa di Dio (1972) di SimoneWeil; Autorità spirituale e potere temporale (1972) e Il simbolismo della croce (1973) di René Guénon, fino a Miti sogni e ...
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OLIVETTI, Adriano
Giuliana Gemelli
OLIVETTI, Adriano. – Nacque a Ivrea l’11 aprile 1901, primo di sei fratelli, da Camillo, di origine ebraica, e da Luisa Revel, valdese.
Il padre, ingegnere eclettico [...] conoscere autori d’avanguardia o di grande prestigio all’estero, ma poco conosciuti nel nostro paese. Saggi come quelli di SimoneWeil sulla vita operaia o di Raymond Aron sul rapporto tra Occidente e Unione Sovietica, classici da Max Weber a Emile ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] , ibid. 1951, in collaborazione con la moglie Ruth Leiser), Marcel Proust (Albertine scomparsa, ibid. 1951; Jean Santeuil, ibid. 1953), SimoneWeil (L'ombra e la grazia, Milano 1951; La condizione operaia, ibid. 1952; La prima radice. Preludio ad una ...
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GUERRINI, Vittoria (Cristina Campo)
Simona Carando
Nacque a Bologna il 28 apr. 1923, unica figlia di Guido e di Emilia Putti.
Crebbe in un ambiente colto e raffinato, circondata da persone adulte e senza [...] la Posta letteraria del Corriere dell'Adda, su cui pubblicò Diario d'agosto (1953), alcune traduzioni da Emily Dickinson, SimoneWeil, Hofmannsthal, e scritti di amici come R. Fasani, Margherita Pieracci Harwell e M. Luzi, a lei particolarmente caro ...
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CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] Stendhal, Pasternak, raccolti nel volume Credere e non credere (Milano 1971), e con quelli su Mallarmé, Manzoni, Pirandello, SimoneWeil, Solženicyn, raccolti nel volume Silenzio e parole (Milano 1978).Ma ciò in cui maggiormente il C. espresse questa ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] , pur se in maniera lucidamente critica, verso l'analisi di pensatori dalla forte problematica etica e antropologica, come SimoneWeil e Teilhard de Chardin. Le sue fonti principali rimangono, però, i testi tomistici e neotomistici e i residui delle ...
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