GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] alte dignità ecclesiastiche e si condannò il fatto che egli, laico e neofita, fosse asceso al soglio pontificio per simonia, contro il diritto ecclesiastico. La deliberazione nei confronti del vescovo Sicone di Ostia, ordinato da Leone e fuggito con ...
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GUALDO, Gabriele
Anna Rita Capoccia
Nacque a Vicenza, dal conte Giovanni Battista e da Massimilla Murari, veronese, nel 1659.
Il G. compì i suoi primi studi a Piacenza; l'8 luglio 1674 vestì l'abito [...] dal Ciaffoni e attinti dai maggiori autori del probabilismo quali quello della "crapula, e ubriachezza" (Apologia, p. 69), della simonia (p. 76), degli "ornamenti delle donne" (p. 98), del "procurar l'altrui morte, e nel fare il ruffiano" (p ...
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PIETRO da Miso
Marco Vendittelli
PIETRO da Miso (de Mizo). – Anteriormente al concistoro del 1158, le notizie su Pietro sono pressoché inesistenti. Delle ipotesi formulate sulle sue origini può considerarsi [...] dono a Pietro un cavallo; la circostanza, in sé abbastanza consueta, divenne invece spunto per una riflessione sulla simonia e la corruzione degli ecclesiastici, sulla quale intervenne anche lo stesso pontefice, che si pronunciò sulla legittimità del ...
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ALBERICO
Raoul Manselli
Nato nella regione di Beauvais, monaco a Cluny, fu da Pietro il Venerabile nominato sottopriore a Cluny e forse anche a St. Martin-desChamps a Parigi, secondo quanto ci attesta [...] di Pietro il Venerabile, ed infine per la condanna di Stefano, arcivescovo di Vienne nel Delfinato, accusato di malcostume e simonia. Chiamato poi a Tolosa, ove avevano molti seguaci i Catari e il monaco Enrico, A. organizzò contro di loro una ...
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tempio (templo; plur. templi e tempii)
Alessandro Niccoli
È qualsiasi luogo consacrato al culto di una divinità. La parola indica comunemente l'edificio dedicato al culto nelle antiche religioni pagane: [...] in Ierusalem fiebant "), esso viene a indicare metaforicamente tutta la Chiesa o, almeno, la Curia resa degenere dalla cupidigia e dalla simonia.
Miro e angelico templo (Pd XXVIII 53) è chiamato da D. il Primo Mobile, nel quale gli sono apparse le ...
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Michele Tagliabracci
Nacque a Fano attorno al 1544 da Francesco e Mattea, primogenito di cinque fratelli tra i quali Francesco, sacerdote e letterato; non sono note le circostanze che indussero il D. [...] di diritto ecclesiastico di M. de Azpilcueta, Commentario resolutorio delle usure aggiuntovi quello dei Cambi, della Simonia, della Difesa del prossimo, e del Furto notabile (Venezia: Giorgio Angelieri, 1592). Un significativo apporto autoriale ...
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SCISMA
Alberto PINCHERLE
Agostino TESTO
Alberto PINCHERLE
Mario NICCOLI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
. Il termine latino schisma è semplice traslitterazione del gr. σχίσμα (cfr. σχίξω e il lat. scindo) [...] papa. E perciò non senza ragione S. Caterina da Siena li accuserà, oltre che di mendacio, anche d'idolatria e di simonia.
Ma Urbano VI, carattere assai difficile, ebbe il torto di alienarsi ben presto le simpatie dei cardinali, principalmente con i ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] gli scandali, che travagliavano la Chiesa e la Curia in particolare, con specifica attenzione ai problemi derivanti dalla simonia dilagante, dal lusso dei cardinali e dall'uso del cumulo delle cariche, vedeva nel ritorno ad uno stato precedente ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 25 ag. 1509. Figlio cadetto di Lucrezia Borgia e di Alfonso I, duca di Ferrara, Reggio e Modena e nipote del papa Alessandro VI, fu destinato alla carriera [...] dal partito imperiale. Dopo l'elezione di Paolo IV, il 23 maggio, l'E. cadde in disgrazia. Il 5 settembre fu accusato di simonia, sia prima sia dopo il conclave, e di condurre "una vita licenziosa e dissoluta"; gli fu vietato di tornare a Roma e gli ...
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profetismo
Raoul Manselli
Il p. di D., che si addensa, soprattutto, come tensione profetica nella Commedia, non è certo atteggiamento isolato dello spirito del poeta, ma va, piuttosto, considerato come [...] pathos profetico, dall'invettiva allo sdegno, alle invocazioni appassionate. Si pensi al canto XIX dell'Inferno, con la condanna decisa della simonia e della cupidigia di danaro, che la provoca e la sostiene; o al XIX del Purgatorio, ove si mostra in ...
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simonia
simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere di...
simoniaco
simonìaco agg. [dal lat. tardo, eccles., simoniăcus, der. di simonīa «simonia»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a simonia, caratterizzato da simonia: atti s.; beni s.; nomine s. di vescovi. 2. Che commette simonia, che si rende colpevole...