Hecker, Zvi Tadeusz
Hecker, Zvi Tadeusz. – Architetto polacco (n. Cracovia 1931) naturalizzato israeliano. Laureatosi all’Israel Institute of technology di Haifa nel 1954, ha insegnato in molte università, [...] 1992 ha rappresentato Israele alla Biennale di Venezia e ha partecipato a diverse successive edizioni. Tra i suoi lavori più importanti, la sinagoga dell’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv (1972), l’edificio a spirale di Ramat Gan (1989), il museo dell ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] base a qual prova o con quale criterio se ne riconosce l'ispirazione? La risposta che dà la Chiesa cattolica, e anche l'antica sinagoga giudaica, è quella stessa che già si trova abbozzata nella Bibbia stessa. Essa è ispirata, e le prove di ciò sono ...
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WAGNER, Otto
Hans Tietze
Architetto, nato il 13 luglio 1841 a Vienna, morto ivi l'11 aprile 1918. Studiò nel politecnico di Vienna, con C. F. Busse nell'Accademia di architettura a Berlino e dal 1861 [...] di risparmio postale, le stazioni e gli uffici della ferrovia della città, la chiesa Am Steinhof, tutte a Vienna; la sinagoga a Budapest, inoltre molte case d'abitazione e progetti non eseguiti: "Artibus" (1880); il Reichstag a Berlino (1883); il ...
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BETH SHEAN
A. Ovadiah
Importante città della Palestina situata nella valle omonima, posta tra quelle di Jezreel e del Giordano; chiamata Nysa-Scythopolis in epoca ellenistica, romana e protobizantina, [...] con la raffigurazione dell'Arca della Tōrāh insieme con mĕnōrōt e motivi ebraici (shōfārōt, corni rituali, e makhtōt, palette per l'incenso). La sinagoga è datata alla fine del sec. 4° o agli inizi del 5° e fu distrutta tra il 626 e il 640. Una delle ...
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Nato in Oporto verso il 1585, morto in Amsterdam nel 1640. I suoi genitori erano marrani, ed egli fu educato nella religione cristiana, ma, trasferitosi in gioventù ad Amsterdam, passò colà alla religione [...] pericoloso per la religione cristiana non meno che per l'ebraica. Dopo quindici anni di scomunica, si sottomise alla sinagoga, pur essendosene nel suo animo ancora più allontanato. Apparso ciò, fu scomunicato di nuovo. Si sottomise un'altra volta ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe
Mario Bencivenni
Figlio dell'architetto fiorentino Zanobi e della pittrice pratese Francesca Stradetti, nacque a Roma il 16 maggio 1760. Trasferitosi con la famiglia a Firenze [...] lavori: nel 1780 nell'allestimento delle esequie per l'imperatrice Maria Teresa d'Austria; nel 1786 nella costruzione della sinagoga di Siena e successivamente, verso la fine degli anni '80, nell'ufficio di architetto dello scrittoio delle Fabbriche ...
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OMILIA e OMILETICA (gr. όμιλία "discorso familiare, lezione")
Nicola Turchi
OMILETICA L'omilia è l'esposizione e il commento di passi della Sacra Scrittura e in modo particolare del Vangelo del giorno: [...] all'inizio dell'era patristica: se ne potrebbe in qualche modo trovare il prototipo nel Vangelo stesso, quando Gesù entrato nella sinagoga si fece dare il libro di Isaia, ne lesse un tratto e lo commentò (Luca, IV, 16-20). Molto probabilmente dall ...
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Antropologo e storico delle religioni italiano (Napoli 1926 - Roma 1997). Ha studiato le religioni con rigoroso metodo scientifico, senza condizionamenti ideologici, cercando di analizzarne i diversi aspetti [...] misto dei genitori, un'educazione ebraica e cattolica, e iniziò da adolescente lo studio della lingua ebraica nella sinagoga di Napoli. Tali esperienze lo spinsero a occuparsi molto presto di storia delle religioni e di tradizioni popolari. Debitore ...
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TOAFF, Alfredo Sabato
Ariel Toaff
– Nacque a Livorno il 16 novembre 1880, da Cesare Ezechia (Hizkiyah), di professione contabile, e da Allegra, figlia del rabbino livornese Isaac (Isach) Millul.
Il [...] al loro ebraismo ed effondere il loro animo dinanzi alla maestà del Dio dei Padri» (Cenni storici sulla comunità ebraica e sulla Sinagoga di Livorno, Roma 1955, p. 36). Toaff prese atto con rammarico del fatto che il vecchio Tempio non sarebbe stato ...
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(o Marittima; lat. Caesarēa ad mare o Sebaste) Antica città della Palestina, fondata da Erode il Grande (25-12 a.C.) sul luogo di una preesistente città fenicia. Sotto il dominio romano fu sede dei procuratori [...] Rimane anche la cinta di mura innalzata dai Crociati, con bastioni e fossato. Sulla riva del mare è stata scavata una sinagoga (5° sec.) con mosaici. Di epoca omayyade (661-750) è stata individuata una torre d’avvistamento, e del periodo fatimide (10 ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...