Filosofo neoplatonico (n. Cirene 370 circa - m. 413 circa). Studiò ad Alessandria alla scuola di Ipazia; si avvicinò poi agli gnostici. Fu per tre anni a Costantinopoli, quindi ad Atene. Tornato in patria, fu spinto dall'invasione della Cirenaica da parte dei barbari (405) a farsi soldato, finché nel 411, benché probabilmente non ancora neppur battezzato, accettò dopo molte incertezze la cattedra vescovile ...
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Scrittore spagnolo (Tamara, Palencia, 1859 - Madrid 1928); fecondo drammaturgo (La zarzuela nueva, La baraja francesa), fu anche autore di molti articoli di carattere satirico. Collaborò al Madrid Cómico e fondò la Sociedad de autores españoles, ricordata nell'autobiografia Mi teatro. Pubblicò inoltre raccolte di poesie: Pólvora sola (1888), Almendras amargas (1893) e Lluvia menuda (1895) ...
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Filosofa (n. Alessandria d'Egitto - m. ivi 415 d. C.), figlia di Teone Alessandrino; scrisse varie opere di matematica e astronomia, oltre che di filosofia neoplatonica, le quali sono andate perdute. Fu [...] maestra di Sinesio. È nota soprattutto per la sua tragica fine: fu linciata dalla folla cristiana della città e i suoi resti furono dati alle fiamme. ...
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Nome di due filosofi greci antichi: 1. Ci è noto per gli estratti di un suo scritto Intorno alla giustizia (Περὶ δικαιοσύνης) accolti da Stobeo nel suo Florilegio, dai quali risulta che egli appartenne [...] alla scuola del cosiddetto medio platonismo. 2. Neoplatonico (seconda metà sec. 4º d. C. - prima metà sec. 5º), fratello di Sinesio. ...
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Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano (1934). ...
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COSMA da Matera
Maria De Marco
La scarsezza e la precarietà della documentazione a noi nota relativa a questo agiografo e traduttore dal greco, originario della regione di Matera e attivo intorno alla [...] XI, in accordo con l'ipotesi secondo la quale egli avrebbe elaborato i testi latini relativi alla passio dei santi Teopompo e Sinesio press'a poco nell'epoca stessa in cui per iniziativa dell'abate Rodolfa I (1002-1035) veniva iniziata a Nonantola la ...
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ANGELELLI, Massimiliano
Mario Barsali
Nato a Bologna il 28 ag. 1775, dal marchese Giuseppe Maria e da Teresa Malaspina di Lunigiana, seguì gli studi secondari nel Collegio dei nobili di Modena - allora [...] Betti in Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti (Tragedie di Sofocle recate in versi... di M. A.,1824, n. 21; Delle opere di Sinesio tradotte... di M. A.,1827, n. 36), e l'eco della discussione in casa Vieusseux nelle Memorie di M. Pieri (v. R ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] , contenente le altre opere sopra citate, e che costituisce il II volume delle opere complete del C. a cura di S. Sinesio; il I volume è l'edizione siracusana citata dell'Adamo); Filosofia per principi e cavalieri, 2 voll., Siracusa 1841; Lettere di ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...]
Perciò certe cose sono impossibili. Impossibile che Urbano II conferisse tali poteri ad un sovrano laico; impossibile che Sinesio di Cirene professasse certe dottrine, perché, altrimenti, come Teofilo lo avrebbe consacrato? Onde si deve dedurre che ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] egiziani ed assiri. Né mancò, il 15 apr. '89, di dedicare all'altro figlio di Lorenzo, Piero, il De somnis di Sinesio e il De daemonibus di Psello (Op., p. 898). Uno splendido codice adornato dalle miniature di Attavante riunì, poi, tutte queste ...
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sinesi
sìneṡi s. f. [dal gr. σύνεσις, propriam. «punto di riunione, d’incontro»]. – In sintassi, s. del numero, tipo di concordanza a senso consistente nell’accordo di un nome singolare con un verbo plurale (o viceversa).
molosso2
molòsso2 s. m. [lo stesso etimo della voce prec., perché usato dai Molossi nei loro canti guerreschi]. – Nella metrica classica, metro di 6 tempi, costituito cioè di 3 sillabe lunghe (–––), che si trova usato solamente in unione con...