Diacono e notaio della Chiesa ambrosiana (m. tra il 1061 e il 1064), al quale una fonte tarda attribuisce il cognome Cotta. Tra i principali esponenti del movimento dei riformatori, predicatore con Arialdo [...] di dux verbi ("signore della parola"), come uno dei capi della pataria. Invitato, con Arialdo, a presentarsi davanti a un sinodo convocato nel novembre 1057 a Fontaneto presso Novara dall'arcivescovo di Milano Guido da Velate, contro il quale in ...
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Nato verso il 1030, era nipote di Annone arcivescovo di Colonia, alla protezione del quale dovette la sua nomina a vescovo di Halberstadt (1059). Ardente seguace della riforma ecclesiastica, nel sinodo [...] di Augusta (1062) ebbe l'incarico, come legato del re, di dirimere la lite fra Alessandro II papa e l'antipapa Cadalo; si pronunziò per il primo e lo accompagnò a Roma. Fortunate spedizioni a capo dell'esercito ...
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BENEDETTO
Zelina ZAFARANA
Cardinale prete del titolo di S. Pietro in Vincoli (detto anche di S. Eudossia), non può essere identificato con Benedetto di S. Pudenziana, né si può attribuire a lui la legazione [...] Pasquale II per sconfessare il privilegio sull'investitura laica estortogli da Enrico V l'anno precedente; è proprio in questo sinodo infatti che B. compare per la prima volta.
Sotto il pontificato di Pasquale II appaiono sottoscrizioni di B. in vari ...
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Nome umanistico (tratto dal gr. μήλειος "di pecora", corrispondente all'ungh. juhász "pecoraio") del riformatore Péter Horhi Juhász (n. Horhi, Somogyság, 1535 circa - m. Debrecen 1572), principale fondatore [...] del calvinismo ungherese, e grande avversario dell'unitarismo e del socinianesimo. Al sinodo di Debrecen (1561) contribuì a fare accettare la Confessio Helvetica (Confessio Debrecinensis). Polemizzò con G. Biandrata e con F. Socini. Fra gli scritti: ...
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poveri di Lione
Denominazione dei primi seguaci di P. Valdo, il quale verso il 1176 aveva iniziato la predicazione a Lione; non avendo rispettato il divieto di predicare imposto dal III Concilio lateranense [...] (1179), il movimento fu dichiarato eretico nel sinodo di Verona del 1184, ma non smise di fare proseliti criticando il clero (➔ ). ...
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Ottaviano dei conti di Tuscolo (m. Roma 964), figlio di Alberico II signore di Roma, fu eletto successore di Agapito II (955) dai Romani, che ne avevano fatto promessa ad Alberico prima della sua morte. [...] e incoronato imperatore (962), ottenendone un privilegium con ampî favori per la Chiesa. Inimicatosi così l'imperatore, un sinodo romano (963) lo depose, eleggendo in sua vece Leone VIII. Dopo aver guerreggiato nella Campagna, G. poté rientrare ...
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GREGORIO V, papa
Wolfgang Huschner
Al battesimo Bruno, era figlio del conte Ottone di Worms, nipote dell'imperatore Ottone I e cugino di Ottone III.
Dal 978 al 985 e una seconda volta tra il 995 e il [...] l'imperatore della situazione italiana. Ottone III, a sua volta, inviò a G. V l'abate di Fulda, che partecipò al già citato sinodo di Pavia e ottenne inoltre dal papa una conferma dei propri diritti. Nel febbraio 997 G. V, per venire incontro a un ...
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BENEDETTO
Zelina Zafarana
Vescovo di Porto nella seconda metà del sec. X, fu consacrato da Giovanni XII probabilmente intorno al 960. Scoppiata la lotta fra il papa e Ottone I (963), B. si accostò al [...] di lui.
È noto che un cardinale Benedetto prese le difese di Leone VIII e attaccò il legittimo papa Benedetto V nel sinodo della fine del giugno 964 e che un altro cardinale Benedetto, incaricato - insieme a Wido di Silva Candida - di insediare come ...
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Prelato e giurista (La Suze, Maine, circa 1348 - Roma 1428), ebbe gran parte nello scisma d'Occidente: difese, come decano e insegnante di diritto canonico a Reims (dal 1392), l'antipapa Benedetto XIII [...] e la superiorità del papa sul concilio nel sinodo di Parigi del 1406; si staccò poi (1409) con Pietro d'Ailly da Benedetto XIII passando al partito dell'altro antipapa Giovanni XXIII, che lo fece cardinale (1411); nel concilio di Costanza sostenne ...
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Teologo (Taggia 1748 - Roma 1825), domenicano. Nel 1803 fu chiamato a Roma e incaricato di confutare le critiche rivolte dal canonista lovaniese J. Le Plat e da altri teologi alla bolla Auctorem fidei [...] con la quale Pio VI aveva condannato il sinodo di Pistoia. Maestro del Sacro Palazzo (1815), fu intransigente sostenitore degli atteggiamenti più conservatori degli ambienti di Curia sia in campo politico sia sul terreno dottrinale. Ebbe un breve ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
sinodico
sinòdico agg. [dal lat. tardo synodĭcus, gr. συνοδικός, der. di σύνοδος (nelle due accezioni del termine greco)] (pl. m. -ci). – 1. non com. Sinodale. Con riferimento a sinodo nel sign. ant. di concilio, lettera s. (o assol. sinodica...