L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] . (1979: 226) definiscono la voce predicato:
In una frase di base costituita da un sintagma nominale seguito da un sintagmaverbale, si dice che la funzione del sintagmaverbale è quella di predicato. Per es., in Pietro scrive una lettera a sua madre ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] , complemento).
I verbi bivalenti richiedono due argomenti: il primo è il soggetto, esterno al sintagmaverbale, il secondo, interno al sintagmaverbale, può essere un complemento oggetto o diretto (Maria accarezza il cane, Maria studia la storia ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] l’aggettivo (➔ aggettivi) è inserito nel sintagmaverbale ed è detto predicativo:
(47) [la bicicletta]sintagma nominale [è nuova]sintagmaverbale
(48) [quel giocatore]sintagma nominale [è alto]sintagmaverbale
In tale posizione l’aggettivo esprime ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] principali prese in esame finora hanno come testa una voce verbale.
Non di rado però la predicazione si serve di combinazioni (alternative a quella canonica sintagma nominale + sintagmaverbale) che, pur prive di verbo, costituiscono frasi dotate di ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] da un nome, gli elementi in funzione attributiva si contrappongono a quelli in funzione predicativa, i quali dipendono da un sintagmaverbale (i fiori bianchi mi piacciono molto ~ i fiori sono bianchi).
Quella di attributo è una nozione piuttosto ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] . Presenta prima i complementi del verbo (ibid.: 97-108), vale a dire tutti quegli elementi che fanno parte del sintagmaverbale e che nel modello valenziale sono considerati ➔ argomenti e costituiscono, assieme al verbo, la frase minima o nucleare ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] i verbi polirematici, sono note e studiate le espressioni idiomatiche e metaforiche con una struttura che ricalca quella del sintagmaverbale: possono essere strutture semplici (tirare le cuoia) o più complesse (prendere il toro per le corna, essere ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] la corda è tutta nodi nodi
La reduplicazione sintattica nell’italiano regionale di Sicilia può riguardare anche il sintagmaverbale inserito in una relativa libera introdotta da chi o come (➔ raddoppiamento espressivo). In questi casi, la ripetizione ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] in relazione ai costituenti maggiori, come ➔ sintagma nominale soggetto e ➔ sintagmaverbale seguente: per es., la città [kː] nel prodursi del raddoppiamento sintattico. Così, ad es., al sintagma italiano tu dormi [ˈtu ˈdːɔrmi], con tu monosillabo ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagmaverbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] ) le apposizioni (➔ apposizione), che, pur svolgendo una funzione predicativa rispetto al nome cui sono riferite, non appartengono al sintagmaverbale ma a quello nominale:
(43) Carla, la madre di Laura, vive a Firenze
Anche i complementi predicativi ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...