riferimento
Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) sia stato elaborato all’interno della più ampia teoria del significato, è soprattutto nel 19° sec. che, nell’ambito della filosofia [...] sarebbe stata difesa anche da Russell, che considerava i nomi propri come abbreviazioni di descrizioni (ossia sintagmi denotativi specificanti proprietà dell’oggetto denotato) che consentono una non ambigua identificazione dell’oggetto denotato. Alle ...
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amante
Emilio Pasquini
Come è ben noto, nel Trecento e specie in D. il participio presente (già solo sostantivato) di ‛ amare ' non ha il significato odierno di " che ama illecitamente ", valendo semplicemente [...] , in senso di omaggio cavalleresco-feudale (si pensi al Trattato di Andrea Cappellano) col corteggio della sua topica terminologia, emerge da sintagmi quali fin amant'e saggio (XLIX 14), fin amante (LXXXII 11; e in Detto 56 e 162 fine amante), o al ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] talora si fondono anche graficamente) non sono più scambiabili nella loro reciproca posizione né sostituibili con altri sinonimi; sono sintagmi lessicalizzati, per es. (in vario grado), le locuzioni avverbiali per lo più e per lo meno, all’improvviso ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] La pantere di Algeri (1903), I predoni del Sahara (1903), Sull’Atlante (1908) si contano ben 150 lessemi o sintagmi di origine araba, spesso mal riportati o mal trascritti (Mancini 1997).
Lungo una linea ideale di continuità rispetto alla narrativa ...
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viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] come " occhio " cfr. oltre.
In certe occasioni è più opportuno restringere la sfera semantica del vocabolo alla nozione di " sguardo " . Così nei sintagmi ‛ volgere o rivolgere il v. ' (Cv III V 15, Pg XXIV 68, Pd I 142, XV 32) e in quelli affini di ...
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su (sue; suso)
Aldo Duro
Le occorrenze di su, nella sua duplice funzione di preposizione e di avverbio, sono complessivamente 337, delle quali 291 nella sola Commedia, e le rimanenti 46 così distribuite: [...] Beatrice nel primo passo e alla donna dello schermo nel secondo.
3.1. Più autonoma rispetto a su è la preposizione ‛ di ' nel sintagma ‛ di su ', documentato con i valori " dal disopra di " e " dall'alto di ", in Cv IV XXVII 14 levare lo drappo di su ...
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mettere [mettesse, cong. imperf. I singol., in Fiore CLIII 1; mettor, ind. pres. III plur., XC 3; anche miso nel participio passato]
Lucia Onder
Verbo di significato generico, che assume connotazioni [...] 76.
" Suscitare amore " vale in Rime CI 26 ella avrebbe messo in petra / l'amor ch'io porto pur a la sua ombra, e nel sintagma ‛ m. in foco ', in CIV 83 'l bel segno / ... m'have in foco miso, che per il Contini è un'espressione consacrata e tecnica ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] servire a qualcosa?
b. questo mattone può servire?
Un controllore può selezionare per una parola all’interno del sintagma retto una specifica forma flessiva (➔ flessione). In italiano, la reggenza di categorie flessive è un fenomeno frequente per ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] di ieri; ma: più stanco che / * di mai) e in generale quando il secondo termine di paragone non è costituito da un sintagma preposizionale: Mario è più gentile di / che te.
Si noti che l’uso di che si qualifica oggi come un settentrionalismo, benché ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] 1) Carlo si lava [= Carlo lava sé stesso]
(2) Carlo si sposta verso Luigi
Il legame tra il riflessivo e il sintagma a cui si riferisce si chiama coreferenza e i due elementi si dicono coreferenti. Nella notazione, la coreferenza si indica con lettere ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
sintagmatico
sintagmàtico agg. [der di sintagma] (pl. m. -ci). – Di sintagma, dei sintagmi, relativo ai sintagmi: unità s.; valori, usi s.; rapporti s., i rapporti che intercorrono tra gli elementi che si succedono nella frase, distinti dai...