Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] dal sistema delle vocali e dal dittongamento ma si estende a numerosi aspetti della fonetica, della morfologia, della sintassi e del lessico.
Le varietà volgari della zona erano giunte o stavano giungendo all'uso scritto, letterario o amministrativo ...
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lingue morte
Emanuele Lelli
La memoria di antiche civiltà
Quando una lingua non è più parlata e neanche impiegata per i documenti scritti, si definisce lingua morta. Le lingue morte sono spesso misteriose [...] ai testi delle due civiltà che sono alla base del mondo occidentale; formativa, perché l’apprendimento della grammatica e della sintassi del greco e del latino sviluppa la capacità logica e la propensione al ragionamento.
C’è chi pensa, d’altra ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] meridionale in età romana), l’arte celtica sembrò reagire alla mimesi classica trasformando i motivi naturalistici in una sintassi di forme astratte (➔ Gallia). Si tratta di un’arte eminentemente decorativa che nella decorazione di armi, monili ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] s., I [1907], p. 37), nota che l'influsso dell'armeno sullo zingaro di Armenia è enorme e ha modificato tutta la sintassi e parte della morfologia. L'influsso del romeno sullo zingaro di Romania è anch'esso fortissimo; in una frase come dui palaríes ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] la distanza fisica tra gli interlocutori, la natura grafica del messaggio e dunque la sua durevolezza nel tempo, ma anche la sintassi complessa e l’ampia scelta lessicale.
David Crystal (2001), dopo aver svolto un’analisi dettagliata dei vari tipi di ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] dei gerghi (➔ gergo). I gerghi sono varietà linguistiche parassite, nel senso che prendono a prestito la grammatica e la sintassi dalle lingue che li ‘ospitano’: in base a questa caratteristica grammaticale si distinguono gerghi a base dialettale e ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] nota poi un uso decisamente più ampio del tu, anche in quei casi in cui di solito si dà del lei. Nella sintassi, di rilievo, come in altre zone del Centro-Sud, il costrutto ancora non + presente indicativo per riferirsi all’immediato passato (ancóra ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] Manzelli, Gianguido (1998), Il caso ‘fuori porta’: il ruolo del modello ambientale nei processi di grammaticalizzazione, in Sintassi storica. Atti del XXX congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Pavia, 26-28 settembre 1996), a ...
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CASASSAGIA, Bartolomeo
Renato Pastore
Nato probabilmente in Catalogna, come lo zio, il barcellonese Antonio Cariteo, in data imprecisata, il C. partecipò nel primo decennio del Cinquecento al revival [...] incide sia nel provocare la presenza di una notevole patina dialettale sia, ancor più gravemente, nel consentire una sintassi spesso intricata. Traduzione dunque pertinente rispetto al destinatario, che da vocabolista qual era ne fece strumento di ...
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BALLINI, Ambrogio
Gianroberto Scarcia
Nacque il 19 luglio 1879 ad Asola (Mantova) ed iniziò gli studi superiori presso l'università di Bologna. Qui la sua vocazione umanistica, alimentata da maestri [...] . 1159-1281; VII, 2 (1918), pp. 282-339, bibliografia tuttora utile agli indianisti; Organizzazione, collaborazione nel campo della sintassi dialettale e della glottologia generale e indo-europea, in Aevum, III(1929), pp. 353-355; Hitopadśa. Il buono ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...