Linguista (Stryn, Sogn og Fjordane, 1853 - Christiania 1916), prof. dal 1894 nell'univ. di Christiania. Autore di studî riguardanti antiche lingue allora mal conosciute (Sur les inscriptions phrygiennes, [...] à l'étude du lycien, 1898; Contributions aux études étrusques, 1902) e lingue nordiche (Dansknorskens syntax "Sintassi danese e norvegese", 1900; Etymologisk ordbog over der norske og det danske sprog "Vocabolario etimologico della lingua danese ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] quantità nel senso di quadro vuoto] e congiunzione [quadro vuoto + relazione]). Questi principî sono applicabili anche alla sintassi (Morphologie og Syntax, Copenaghen 1932). Si tenta di spiegare i membri possibili della frase con le quattro nozioni ...
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Linguista scozzese naturalizzato statunitense (Glasgow 1938 - Chicago 1999). Laureatosi in matematica all'università di Chicago (1958), ha poi conseguito il dottorato di ricerca in linguistica (1965) sotto [...] institute of technology. Dal 1964 prof. all'università di Chicago, si è interessato principalmente di problemi di sintassi e di semantica, soprattutto del giapponese, del cinese e dell'inglese, ma anche di molte altre lingue. Caratteristica ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] propriamente fonologico (la parola fonologica) in larga parte corrispondente alla ‘parola’ della morfologia e della sintassi, ma non identico ad essa.
La parola è un’unità naturale del linguaggio, a cui tutti i componenti della grammatica (fonologia, ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] colpo alla nuca»), e il titolo costituito da una frase verbale («Torna in libertà la madre di Samuele»).
La sintassi del periodo con le sue varie implicazioni, in particolare l’uso dell’interpunzione, rappresenta, insieme alla testualità, il settore ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] in cui la mente elabora enunciati e testi.
Nella definizione data da Morris nel 1938, la pragmatica si differenzia dalla sintassi e dalla semantica perché prende in considerazione l’utente di un sistema di segni: il soggetto che usa un linguaggio ...
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Informatica
Termine riferito a una istruzione di programma che definisce la struttura o il tipo dei dati, oppure la quantità o la locazione della memoria, richiesta per essi o anche il valore di costanti, [...] non genera istruzioni eseguibili nel programma oggetto.
Linguistica
In grammatica, verbi d., i verbi che esprimono comunicazione.
In sintassi, di proposizione che sia l’enunciato di una comunicazione, seguente a un verbo che esprima l’idea del ...
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Linguista svizzero (Basilea 1884 - Berna 1958). Prof. nelle univ. di Berna (1920, 1935), Jena (1925) e Basilea (dal 1940). Specialista nelle lingue classiche e nell'indiano antico, ha rifatto la Grammatik [...] portato avanti la Altindische Grammatik di J. Wackernagel (1905-30) e ha edito la parte della sintassi nella Griechische Grammatik di E. Schwyzer (1950). Altre opere: Griechische Wortbildungslehre (1917); Nachklassisches Griechisch (1933); Geschichte ...
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Popolazione insediata nel distretto di Kilimatinde in Tanzania. I S. sono da considerarsi residui di un antichissimo strato etnico di cacciatori di steppa, oggi quasi del tutto scomparso. Di singolare [...] tre suoni avulsivi (clicks); possiede genere grammaticale abbastanza sviluppato; manca di prefissi, ma ha abbondanza di suffissi. La sintassi si distacca da quella bantu e camitica per avvicinarsi a quella ottentotta, in cui il reggente segue il ...
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Grammatico greco (2º sec. a. C.), capo della scuola di Pergamo. Si diede soprattutto all'esegesi omerica con questioni storiche, mitologiche, geografiche oltre che di critica del testo, subendo l'influsso [...] dell'anomalia, contro Aristarco; egli dava maggior valore alla logica dell'uso e alla stilistica che non alla morfologia e alla sintassi. Portò anche a Roma (forse intorno al 169 a. C.) il suo insegnamento; gli Scipioni aderirono alle sue idee. I ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...