Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] la prima lettera della parola che lo segue, ad eccezione dei casi in cui si voglia marcare la stretta contiguità (sintattico-semantica) che lega i segmenti testuali scanditi dal segno.
Il punto esclamativo ha goduto di una certa fortuna nella prosa ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] fermo, tutto ha eguale rilievo, il che è come dire che non ne ha più.
Accanto al ruolo di demarcazione sintattica, il punto riveste anche la funzione strumentale – che prosegue un uso già invalso in manoscritti umanistici – di segno di abbreviazione ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] (per es. prefissi, suffissi) a un lessema.
È opportuno distinguere l’allomorfia dai fenomeni fonetici sistematici (➔ fonetica sintattica). Un esempio di questi è costituito dalla realizzazione del prefisso /in/ con una nasale velare [iŋ] davanti a ...
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De gli occhi de la mia donna si move
Eugenio Chiarini
Sonetto assegnato a D. nella raccolta Giuntina (1527) e registrato dal Barbi tra le " Rime del tempo della Vita Nuova ": " stilnovistico tipico, [...] solo della Vita Nuova, avverte Contini, che, come il nostro, " mantenga la caratteristica arcaica di far della sirima la continuazione sintattica della fronte "), Ciò che m'incontra, ne la mente more, Spesse fiate vegnonmi a la mente. Perché, ci si ...
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dimorare [dimore, indic. pres. II singol.; dimorrà, fut. III singol.]
Lucia Onder
Con costruzione intransitiva, per " far dimora, sosta ", " stare in un luogo ", in Vn XXII 5 E però dimorando ancora [...] vita al sommo. Il verbo è seguito dal predicativo del soggetto in Vn VII 5 15 io pover dimoro. Con uguale costruzione sintattica, nel senso di " essere ", " stare ", in Pg XIII 72 come a sparvier selvaggio / si fa però che queto non dimora.
Per ...
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esposizione (sposizione)
Mario Pazzaglia
Ricorre soltanto nel Convivio, oltre che nelle opere latine, nel senso di " spiegazione, illustrazione ordinata e ragionata di un testo " (cfr. il latino classico [...] definiscono l'ordinata trama del discorso e del pensiero, e anche l' ‛ ordine ' del sermone ', cioè la sua struttura sintattica e retorica. In Ep XIII 17, infatti, D. afferma che expositio litterae nichil aliud est quam formae operis manifestatio, e ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] , si uniforma spesso a criteri convenzionali, che non rispecchiano la reale situazione fonetica, e specialmente le condizioni della fonetica sintattica. In italiano, per es., la divisione in s. in fin di riga è regolata da tre norme empiriche: a ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] si colloca in una posizione intermedia fra inglese e tedesco; più vicino al secondo per il lessico e la struttura sintattica, ha in comune con il primo una serie di caratteristiche morfologiche, quali la riduzione dei generi del sostantivo, l’assenza ...
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TEORIE FORMALIZZATE
Aldo Marruccelli
. Una t. deduttiva T è un insieme di enunciati espressi in un determinato linguaggio (ordinario o simbolico) suscettibile di interpretazioni su opportuni insiemi [...] altri?). È possibile in base a essi risolvere qualunque problema formulabile in T? (in termini più precisi, T è " sintatticamente completa"?). È certo che dagli assiomi di T non si possono dedurre enunciati tra loro contraddittori (cioè, T è coerente ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] il linguaggio a prescindere dal soggetto che lo usa, ma in relazione agli oggetti che esso designa. La sintattica prescinde anche da ciò, mentre la pragmatica reintroduce il rapporto tra linguaggio e soggetto.
Il sorgere dell'interesse semantico ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...