Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete
Mario Pazzaglia
Canzone (Rime LXXIX) di 4 stanze di 13 endecasillabi (abc bac c deed ff), che presenta analogie di struttura con quelle di Li occhi dolenti e [...] di un gusto ancor vicino a quello del Cavalcanti, trascritto però nella gravitas della canzone e in una struttura retorico-sintattica più complessa, diversa, comunque sia, da quella dell'alto dettato intellettuale e dottrinale di Amor che ne la mente ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] . Non è sempre facile individuare, infatti, la specifica funzione del riflessivo, proprio per la complessa interazione tra fattori sintattici e semantici (Jezek 2003: 132-136), che a volte si devono anche a percorsi diacronici diversi (Cennamo 1984 ...
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Nella tradizione grammaticale italiana i verbi reciproci sono una sottoclasse dei verbi pronominali (tutti i verbi in -si e altri ancora; ➔ pronominali, verbi) o dei verbi riflessivi (tutti i verbi in [...] un l’altro
Un altro caso di reciprocità debole è costituito da alcuni verbi, soprattutto pronominali, per i quali sono il contorno sintattico e la natura dell’evento a determinare la lettura reciproca: si noti, ad es., la differenza tra le frasi in a ...
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Oltre la spera che più larga gira
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (XLI 10-13), su schema abba abba; cde dce, presente in numerosi codici e nalla Giuntina del 1527.E l'ultima lirica del libro, [...] contempla Beatrice che riceve onore, / e luce (XLI 11 6-7), come in Pd XXXI 70-72. L'ampia voluta sintattica delle quartine asseconda l'impeto visionario dell'immaginazione, che si definisce peraltro in un dettato di luminosa certezza, costruito su ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] è uno strumento di espressione dell’enfasi di pensiero e, come tale, può essere intesa in qualità di realizzazione sintattica dell’allusione.
I maestri medievali di retorica fanno confluire l’ellissi nei meccanismi più congrui per la brevitas (la ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] nel romanesco, o nella forma i [r]ospi «i rospi» del garfagnino, lo scempiamento si applica sulla geminata prodotta dal ➔ raddoppiamento sintattico. Ciò è testimoniato dalle sequenze è [tː]utto, a [kː]aso, più [fː]orte per il romanesco e i [fː]unghi ...
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bianco
Freya Anceschi
. Nella sua accezione più comune, riferito al colore, l'aggettivo ricorre frequente (e quattro volte nella forma del superlativo assoluto) in tutte le opere volgari, escluso il [...] il valore proprio o figurato da attribuire all'aggettivo, quanto per l'interpretazione del costrutto, in particolar modo per la posizione sintattica del termine aspetto e l'identificazione della bella figlia.
In Rime CIII 47 e 'l sangue, ch'è per le ...
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linguaggio
Facoltà umana di esprimersi attraverso la parola.
Basi anatomiche e fisiologiche del linguaggio
Il problema delle basi fisiologiche del l. umano ha dato vita a uno dei capitoli più significativi [...] le forme più elementari e primitive e che può concretarsi in un disturbo dell’evocazione volontaria dei vocaboli, della costruzione sintattica della frase, in una incapacità a concepire l’insieme del l.; disturbi psicotici, cioè in corso di malattie ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] cioè con chi li riceve, li produce e li comprende), semantica (che studia i rapporti dei segni con ciò che designano) e sintattica (che si occupa dei rapporti formali dei segni tra loro), e promuovendo un incontro tra s. ed estetica.
Ma è soprattutto ...
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Musicista (Digione 1683 - Parigi 1764). Considerato come un teorico illustre e un abile organista, autodidatta, R. fu attivo in diverse località francesi ma soprattutto a Parigi (dal 1706-09 e dal 1723 [...] nell'opera - a valori di ricchezza e di logica nel discorso musicale; discorso di cui egli pose la ragione sintattica nell'armonia, ma, novatore nella tecnica armonica e orchestrale, rimase ostinatamente fedele alla tradizione dell'opera lullista che ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...