Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] esempio del francese o del tedesco – accetta il cosiddetto soggetto zero, vale a dire presente nella struttura sintattica ma non realizzato fonologicamente (➔ personali, pronomi; ➔ soggetto).
L’anafora per contiguità semantica si realizza quando il ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] Enciclopedia Italiana, 1970-1978, 6 voll., pp. 169-178.
Alisova, Tatjana (1967), Le posizioni dell’aggettivo nel gruppo sintattico del sostantivo, in Ead., Studi di sintassi italiana, «Studi di filologia italiana» 25, pp. 223-313.
Andorno, Cecilia ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] a uno o più degli elementi citati, come nell’esempio seguente:
(5) mi disse che dovevo andarmene, e subito!
o sintatticamente indipendente, come in (6):
(6) non era questa, rifletteva, la fine che aveva desiderato; non qui almeno (in Mortara ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] si riferiscono: non appartenendo al sintagma nominale, possono, infatti, indipendentemente dal nome, esser sottoposti a processi sintattici come la pronominalizzazione (6) o la dislocazione (7) (➔ dislocazioni):
(6) tutti reputano Marco un buono a ...
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THOLOS (ϑόλος, m. e f., tholus, m.)
G. A. Mansuelli
Costruzione rotonda (Suda: οἶκος περιϕερής; Hesych., s. v. στρογγυλοειδὴς οἶχος; Etym. Magn., i, 246; Harpokrat., 48; Vitr., 7, s; Varr., Rer. Rust., [...] elementi comuni alle costruzioni posteriori: peristasi esterna e copertura conica; eccezionale nel dorico la mancata corrispondenza sintattica fra colonne e triglỳphion (ricostruzione Pomtow). Dopo questi sporadici esempî arcaici si passa al gruppo ...
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Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] (/r/ uvulare, affricate palatali, lunghezze vocaliche e consonantiche, ecc.) che su quello prosodico, ma anche nella struttura sintattica, con la presenza di calchi, usi devianti delle preposizioni e dell’ordine dei costituenti maggiori di frase, ecc ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] oscillante con la resa [æ] > [a] (fan, manager); [ʌ ] > [ a] (pick-up, punk). Nella ➔ fonetica sintattica, oltre al completo ambientamento delle consonanti finali e all’estensione delle possibili occorrenze della semiconsonante [w] in posizione ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] (nato nel 1959) come linguaggio da gioco, l’Europanto non ha regole proprie. Ogni frase deve mutuare la struttura sintattica dal francese o dall’inglese e impiegare parole provenienti da almeno tre diverse lingue della Comunità europea. Impiegato ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] il quale la struttura del testo poetico invita di per sé alla ripetizione (non solo di suoni, ma anche di forme sintattiche e prosodiche). A parte casi come il leopardiano Silvia = salivi (prima e ultima parola della prima strofa dell’ode “A Silvia ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] forma marcata non risulta quella colloquiale scelta da Manzoni, ma la variante dotta assunta per creare effetti di ritmazione sintattica o, nei casi più banali, per evitare ripetizioni cacofoniche o ambigue. Nella Lupa, per es., spiccano il pronome ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...