Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] / quella cosa», riferibili esclusivamente a entità inanimate e specie a concetti astratti o a intere proposizioni.
Alcuni tratti sintattici molto evidenti oppongono le parlate piemontesi all’italiano. In primo luogo la negazione di frase ([nɛŋ] in ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] (per es. ambivalente, affitto; ➔ consonanti, per l’eterosillabicità delle geminate). Tra i principali fenomeni fonotattici (➔ fonetica sintattica) relativi a nessi consonantici che coinvolgano labiali (oltre ai fenomeni allofonici già discussi in § 4 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La linguistica del XIX secolo ruota attorno a due princìpi fondamentali: il mutamento [...] gruppo, un immenso e specifico lavoro di descrizione e analisi delle singole lingue (della loro struttura grammaticale e sintattica, del loro lessico, della loro fonologia), delle loro variazioni nello spazio e nel tempo, delle tendenze evolutive ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] L’ironia feroce del narratore prende in contropiede il perbenismo o moralismo dei milanesi ricchi, sia attraverso forme fonetiche e sintattiche desuete e libresche (gitta, officio, discettatore, il di lui, la di lei), sia abbassando di colpo il tono ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] lingue: in italiano la frase mi sono operato di ernia significa in realtà «mi sono fatto operare di ernia».
La soluzione sintattica più frequente, documentata sin dagli inizi della storia del latino, è formata da due frasi: la prima contiene un verbo ...
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gentile
Gioacchino Paparelli
Il vocabolo è largamente rappresentato in tutte le opere di D.; tra le occorrenze, ne vanno segnalate una trentina in cui l'aggettivo è al superlativo, tutte di genere femminile, [...] Il significato che presenta in questi casi è quello solito di " nobile ", " virtuosa in sommo grado ". Una particolarità sintattica è l'uso del complemento partitivo dopo il superlativo assoluto con valore di superlativo relativo, in Cv III VI 1 (che ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] di anticipatore cataforico viene svolto dalla forma verbale di modo non finito, che segnala l’esistenza di un rapporto sintattico di subordinazione tra le due frasi, lasciando invece indefinito il rapporto semantico tra i loro contenuti:
(7) Con ciò ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] assiste, contrariamente a quanto avviene nei dialetti settentrionali, ad una variazione allofonica anche di tipo fonosintattico (➔ allofoni; ➔ fonetica sintattica). Avremo così, in provincia di Pistoia, [ˈaːva] e [ʧiˈvolːa] per ape e cipolla, [neˈvo ...
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SASSETTI, Filippo
Francesco Surdich
– Nacque a Firenze il 26 settembre 1540 da Giambattista e da Maddalena de’ Gondi.
La sua famiglia vantava nobili origini e si diceva discendente da quella gens Saxetia [...] in caste e a riconoscere un rapporto tra le lingue europee e il sanscrito, di cui ammirava la ricchezza morfologica e sintattica (Caraci, 1960 e 1961).
Fonti e Bibl.: Notizie dell’origine e nobiltà della famiglia de’ Sassetti raccolte da Francesco di ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] Aspects of the theory of syntax (1965) c’è un componente semantico che interpreta le parole inserite negli schemi sintattici, funzionando più o meno come un dizionario, che specifica i tratti grammaticali e lessicali e le possibilità di combinazione ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...