Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] ecc.).
Dal punto di vista strutturale possono essere avvicinate alle interiezioni (o esclamazioni; ➔ interiezione), parole prive di legami sintattici con la frase in cui sono inserite, spesso concluse, nello scritto, da un ➔ punto esclamativo che ne ...
Leggi Tutto
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] 1998), a cura di R. Dalmonte & A. Bristol, Venezia, Università Ca’ Foscari.
Fanciullo, Franco (1997), Raddoppiamento sintattico e ricostruzione linguistica nel sud italiano, Pisa, ETS.
Galli de’ Paratesi, Nora (1985), Lingua toscana in bocca ...
Leggi Tutto
Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] la prima lettera della parola che lo segue, ad eccezione dei casi in cui si voglia marcare la stretta contiguità (sintattico-semantica) che lega i segmenti testuali scanditi dal segno.
Il punto esclamativo ha goduto di una certa fortuna nella prosa ...
Leggi Tutto
Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] fermo, tutto ha eguale rilievo, il che è come dire che non ne ha più.
Accanto al ruolo di demarcazione sintattica, il punto riveste anche la funzione strumentale – che prosegue un uso già invalso in manoscritti umanistici – di segno di abbreviazione ...
Leggi Tutto
Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] (per es. prefissi, suffissi) a un lessema.
È opportuno distinguere l’allomorfia dai fenomeni fonetici sistematici (➔ fonetica sintattica). Un esempio di questi è costituito dalla realizzazione del prefisso /in/ con una nasale velare [iŋ] davanti a ...
Leggi Tutto
sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] , si uniforma spesso a criteri convenzionali, che non rispecchiano la reale situazione fonetica, e specialmente le condizioni della fonetica sintattica. In italiano, per es., la divisione in s. in fin di riga è regolata da tre norme empiriche: a ...
Leggi Tutto
La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] a cui risponde, nello stesso es. (11) la portata della negazione può avere estensione diversa, segnalata con mezzi intonativi o sintattici. Se la portata è limitata a un costituente che segue il verbo, ciò è espresso dai seguenti mezzi:
(a) l ...
Leggi Tutto
L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] errore come biliblioteca per biblioteca). Simile all’aplologia è, invece, la crasi (etimologicamente «fusione»), fenomeno fonosintattico (➔ fonetica sintattica) che produce la contrazione di una vocale o di un dittongo in fine parola con la vocale o ...
Leggi Tutto
Anatomia
Formazione di natura connettivale e tendinea, talvolta con partecipazione di elementi muscolari, che ha la funzione di tenere uniti due segmenti ossei, o di mantenere in sito un organo. Il l. [...] pubica dei detti l. (legamentopessia extraddominale) o previa laparotomia (legamentopessia intraddominale).
Linguistica
Fenomeno di fonetica sintattica, e cioè il mutamento che un fonema finale può subire per influsso del fonema iniziale della ...
Leggi Tutto
L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] dell’evento, alle cause che lo hanno determinato, al fine cui esso è diretto e così via. E dunque di un soggetto (sul piano sintattico) potremo dire, sulla base del tipo di evento evocato dal verbo, che è un agente (Maria bacia il suo bambino), o un ...
Leggi Tutto
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...