Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] Le lingue a toni, infatti, assegnano all’altezza delle sillabe non soltanto un valore espressivo, o tutt’al più sintattico e pragmatico in certi contesti, bensì propriamente semantico e lessicale. Vale a dire che una parola può cambiar di significato ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] 1975), in cui la figura si presta a un gioco di separazione e unione che conserva per certi aspetti la mobilità sintattica dei moduli latini (collegando gli elementi in una sorta di chiasmo):
(21) Sazio ogni morto, di memorie, posa (Myricae, “Il ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] a Birolli, Milano, Feltrinelli, 2001, p. 193)
L’apposizione può riferirsi a elementi nominali della frase con diverse funzioni sintattiche: in (6) risparmiatori non professionali è apposizione del soggetto; in (7) unico stampatore di testi ebraici è ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] parola (in italiano tipicamente nel ➔ raddoppiamento sintattico). Sono invece sempre escluse le consonanti tosc. ba[rːe] per bar, bu[sːe] per bus (➔ fonetica sintattica); un fenomeno analogo, ma con ripresa dell’ultima vocale, si ha in salentino: ba ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] dei prodotti dell’attività traduttiva ci sono i ➔ prestiti e i ➔ calchi che investono il livello morfosintattico e sintattico (cfr. Corino 2007); molta attenzione è prestata in lessicografia alla loro registrazione nei dizionari bilingui (San Vicente ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] mostra le sue tipiche preferenze distribuzionali, cioè le parole con cui preferibilmente si combina e il contesto sintattico in cui preferibilmente è utilizzata. Questa strategia, meno diffusa nella pratica lessicografica, è adottata come strategia ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] , specializzatosi anch’esso nell’accezione di «scandalo» coi nomi propri Irangate, Camillagate, Monicagate, ecc.
In ambito sintattico il termine ristrutturazione è preferito a rianalisi, per es., per indicare la possibilità di analizzare un enunciato ...
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iperbato
Francesco Tateo
Il termine hyperbaton designava nella retorica greca il mutamento dell'ordine normale delle parole: distinguendo questa figura dall'anastrofe (v.), e rendendola col termine [...] vidi due mostrar gran fretta / de l'animo, col viso, d'esser meco (If XXIII 82-83), dove ancora i due termini sintatticamente legati si collocano all'estremità di due versi. Più vicino all'influsso stilistico della lingua latina è l'i. in casi come e ...
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Rosi, Francesco
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Napoli il 15 novembre 1922. Facendo propria la lezione di Luchino Visconti, di cui era stato aiuto regista nella realizzazione di un'opera [...] , film ispirato al libro di P. Levi per il quale R. trova un'articolazione narrativa di estremo rigore sintattico. Affidandosi al doppio registro del ricordo e della riflessione sulla tragica esperienza dei lager nazisti, R. infatti salda insieme ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] peculiari nei processi di affissazione degli ossitoni italiani e, soprattutto, con il fenomeno del ➔ raddoppiamento sintattico.
Albano Leoni, Federico, Cutugno, Franco & Savy, Renata (1998), Il vocalismo dell’italiano televisivo. Analisi ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...