MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] in cui le diverse comunità umane hanno sfruttato l'opportunità di trarre dal mare il proprio sostentamento.
La principale struttura sintattica creata dal mare è la distinzione tra popoli di terra e popoli di mare. Per questi ultimi il controllo dello ...
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Elettronica
Vittorio Capecchi
Definizione di elettronica
L'elettronica è la tecnica che permette di manipolare gli elettroni (le particelle dell'atomo che hanno carica negativa) in modo da ottenere [...] 'dipendenza concettuale', in cui l'attenzione al linguaggio naturale è più sul livello semantico che su quello sintattico al fine di consentire al programma di interpretare dei testi: per capire il linguaggio naturale diventa importante individuare ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] perché non ritenuti abbastanza interessanti da essere discussi, mentre alcune parole, che dal punto di vista sintattico avrebbero dovuto essere classificate tra i categoremi, cominciarono a essere trattate come termini sincategorematici, perché ...
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La grande scienza. Scienza cognitiva
Domenico Parisi
Scienza cognitiva
Nella seconda metà del XX sec. le ricerche riguardanti il comportamento umano sono state effettuate in gran parte nell'ambito [...] loro, modificarli, formare nuovi simboli combinando quelli più elementari, ecc.) sono formali o, detto in altro modo, sintattiche, ossia operazioni che tengono conto soltanto della forma fisica dei simboli, non del loro significato. La 'rivoluzione ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
Da circa un secolo e mezzo nell’ambito degli studi scientifici sulla mente si è progressivamente sviluppata l’idea che il linguaggio, come le altre facoltà [...] nomi, ma soltanto nella modalità scritta.
L’ipotesi che il deficit selettivo nell’elaborazione dei verbi sia di origine sintattica è stata avanzata da numerosi autori. Per Eleanor M. Saffran e i suoi collaboratori (Saffran, Schwartz, Marin 1980), per ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] X 67-68. Per converso, l'enjambement può dare all'e. una continuità al di là della sua durata; la struttura sintattica porta il verso a continuarsi su sé stesso, con effetti assai complessi che investono anche tutta la struttura della stanza o della ...
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quale
Riccardo Ambrosini
. 1. Le 1144 attestazioni di q. comprendono, secondo le edizioni cui si attiene questa Enciclopedia, 574 ‛ quale ' (385 nel Convivio e 123 nella Vita Nuova, di contro a 6 nelle [...] A q. aggettivo in nesso relativo segue la ripresa del sostantivo cui q. si riferisce, ancora (v. 2.2.) secondo un uso sintattico latino, in Vn I una rubrica la quale dice: Incipit vita nova. Sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] ", e cioè un'opera che abbandonasse l'atmosfera impressionistica di Frana allo scalo Nord per "organizzarsi in uno schema sintattico, tradizionalmente atteggiato,… patinato, quasi di un colore di arcaica rigidità" (Barbetti, pp. 120 e ss.). Il valore ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] [anˈda ˈvia] «andai via»). Una caratteristica che accomuna buona parte dei dialetti toscani è il ➔ raddoppiamento sintattico, pur con cospicua differenziazione diatopica.
Nel complesso, le parlate toscane hanno un solido sistema vocalico ma mostrano ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] che organizza logicamente il pensiero. È evidente che là dove sono presenti più interlocutori si ha forte varietà di moduli sintattici, non solo in rapporto al diverso ruolo dei protagonisti, ma anche alle diverse circostanze in cui questi si trovano ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...