BARBA, Gaetano
Arnaldo Venditti
Nacque a Napoli l'8 febbr. 1730. Appartiene al folto gruppo di architetti operanti in Napoli nell'ultímo trentennio del Settecento, educati all'esempio di Ferdinando [...] Fuga e di Luigi Vanvitelli e ancora incerti tra le estreme tendenze formali barocche e il nuovo rigorismo sintattico che si andava annunciando e che doveva condurre alla vasta produzione neoclassica. Le esigue notizie sul B. e la perdita della ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] base (e l’➔ossimoro è la figura-chiave dell’intera opera pasoliniana), è dall’altro rinvenibile anche sul piano sintattico, dove s’affrontano movenze argomentative e scatti interiettivi (con l’ecco presentativo che vale da frequente introduttore di ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] completive (8) e prima delle relative restrittive (9), oppure (modernamente) separa il soggetto (specie se lungo: virgola tematica e non sintattica: 10) e l’oggetto dal predicato (11):
(8) E lei non capisce, che ciò che ne penso adesso, invece, viene ...
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CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] con la scelta del genere si colloca l'impiego di un linguaggio ispirato a un rigoroso purismo lessicale e sintattico. Non mancano tuttavia di manifestarsi indubbie suggestioni di natura romantica, quali, oltre la sperimentazione di un genere come la ...
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PIZZUTO, Antonio
Rosalba Galvagno
PIZZUTO, Antonio (Antonino). – Nacque a Palermo il 14 maggio 1893, primogenito di Giovanni, avvocato, e di Maria Amico, poetessa e cultrice di musica, figlia di Ugo [...] finita del verbo, ciò che lo definisce e cioè la marca stessa della persona. Spetta dunque al lettore stabilire un ordine sintattico e gerarchico e articolare i punti nodali, di senso, nei quali il flusso della scrittura può essere di volta in volta ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] : è stata da tempo sottolineata la sua capacità di muoversi fra i vari registri di lingua, anche a livello sintattico (da uno stile colloquiale a una trama di tipo latineggiante, come nei libri della Famiglia).
La varietà linguistica albertiana ...
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BELLEBUONI, Mazzeo
Cesare Segre
Figlio di un ser Giovanni, nato e vissuto a Pistoia, dove esercitò la professione di notaio, il B. ci appare come estensore e firmatario di numerosi atti privati e pubblici [...] dei latinismi, ma in complesso con una misura linguistica abbastanza giudiziosa rispetto alle attitudini del volgare. E piuttosto nell'ambito sintattico che lo stile del B. s'ingarburglia o s'annebbia assai spesso, pur tenuto conto che i codici del ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] dal latino, ma è il latino che è stato artificialmente costruito, nella sua razionale e permanente struttura fono-morfo-sintattica, a partire dai materiali lessicali forniti dai volgari; e una certa particolare somiglianza del latino al volgare di sì ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] un'esperienza del mondo che o traduce una sorta di propria euforia nella manipolazione straniante del linguaggio (come nel gioco sintattico della tfilastrocca": "Sabato Tessa ci fu mona sera / con un gran maccheron di catinoni") o accende la banale ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] forma marcata non risulta quella colloquiale scelta da Manzoni, ma la variante dotta assunta per creare effetti di ritmazione sintattica o, nei casi più banali, per evitare ripetizioni cacofoniche o ambigue. Nella Lupa, per es., spiccano il pronome ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...