Scrittore, morto a Roma il 21 luglio 1960. Nel 1926 aveva fondato, in Roma, la rivista '900 (v. novecento: Letteratura), e nel 1930, con P. M. Bardi, la rivista di architettura Quadrante. Nominato, nel [...] a splendere, quasi per miraggio, di un allucinante candore; e la prosa ritrova, in un fluidissimo quanto elaboratissimo contrappunto sintattico, la casta nudità di certi scrittori delle origini: come nei tre "racconti" di Giro del sole (Milano 1941 ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] base (e l’➔ossimoro è la figura-chiave dell’intera opera pasoliniana), è dall’altro rinvenibile anche sul piano sintattico, dove s’affrontano movenze argomentative e scatti interiettivi (con l’ecco presentativo che vale da frequente introduttore di ...
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(App. II, I, p. 406)
Scrittore e critico, morto a Firenze il 18 novembre 1989. Partito da posizioni di ''fascismo di sinistra'' in quanto espressione rivoluzionaria e popolare del primo movimento fascista, [...] continua opera di revisione, B. ha perseguito la maggiore adesione tra lingua e contenuto, eliminando ogni elemento sintattico superfluo (dialettismi e patetismi di forma, avverbi di modo, similitudini didascaliche, ecc.) e tendendo a oggettivare l ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] completive (8) e prima delle relative restrittive (9), oppure (modernamente) separa il soggetto (specie se lungo: virgola tematica e non sintattica: 10) e l’oggetto dal predicato (11):
(8) E lei non capisce, che ciò che ne penso adesso, invece, viene ...
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CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] con la scelta del genere si colloca l'impiego di un linguaggio ispirato a un rigoroso purismo lessicale e sintattico. Non mancano tuttavia di manifestarsi indubbie suggestioni di natura romantica, quali, oltre la sperimentazione di un genere come la ...
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PIZZUTO, Antonio
Rosalba Galvagno
PIZZUTO, Antonio (Antonino). – Nacque a Palermo il 14 maggio 1893, primogenito di Giovanni, avvocato, e di Maria Amico, poetessa e cultrice di musica, figlia di Ugo [...] finita del verbo, ciò che lo definisce e cioè la marca stessa della persona. Spetta dunque al lettore stabilire un ordine sintattico e gerarchico e articolare i punti nodali, di senso, nei quali il flusso della scrittura può essere di volta in volta ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] , rumena o nei paesi baltici lo y. si caratterizzò sempre più specificamente al livello lessicale, morfologico e sintattico come lingua sostanzialmente affine ai dialetti tedeschi centro-meridionali con influenze mutuate dalle lingue dei paesi ospiti ...
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Scrittore, morto a Treviso il 21 gennaio 1969. Proseguì la sua attività giornalistica collaborando, oltre che alla Gazzetta del popolo e al Corriere della sera, a vari quotidiani e periodici quali La Stampa, [...] l'estrosa animazione che a momenti li trasfigura, ma nelle prose più tarde si affaccia pure uno slegamento logico e sintattico, un lessico talora approssimativo, in cui si riflette la stanchezza morale, l'insofferenza ribelle a una società odiosa.
Di ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] : è stata da tempo sottolineata la sua capacità di muoversi fra i vari registri di lingua, anche a livello sintattico (da uno stile colloquiale a una trama di tipo latineggiante, come nei libri della Famiglia).
La varietà linguistica albertiana ...
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BELLEBUONI, Mazzeo
Cesare Segre
Figlio di un ser Giovanni, nato e vissuto a Pistoia, dove esercitò la professione di notaio, il B. ci appare come estensore e firmatario di numerosi atti privati e pubblici [...] dei latinismi, ma in complesso con una misura linguistica abbastanza giudiziosa rispetto alle attitudini del volgare. E piuttosto nell'ambito sintattico che lo stile del B. s'ingarburglia o s'annebbia assai spesso, pur tenuto conto che i codici del ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...