A [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice a può presentarsi in diverse forme:
– quando si trova prima di una parola che comincia con la vocale a (più raramente con altre vocali) può assumere la forma [...] , dare ad intendere, ad onor del vero
– seguita da parola con consonante iniziale, produce il cosiddetto ➔raddoppiamento sintattico. Il raddoppiamento della consonante è visibile nella resa grafica delle parole derivate da a + altro elemento che ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] lì impettita e in silenzio a godersi il trionfo (Malerba 1980: 64)
(c) coordinazione di un SAvv e un SPrep con la stessa funzione sintattica:
(63) Il mio mestiere è quello di scrivere e io lo so bene e da molto tempo (Ginzburg 1974: 73)
(64) Vestita ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] e nel modello valenziale (➔ argomenti; ➔ complementi). L’espressione nomi di agente però appartiene ad un altro ambito, non sintattico ma morfologico. Siamo infatti nel campo della ➔ formazione delle parole. In questo settore di studi, con questa ...
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RACCATTARE O RACATTARE?
La grafia corretta di questo verbo (che significa ‘raccogliere, mettere insieme’) è raccattare, con due c. La parola deriva dal verbo accattare con l’aggiunta del prefisso r(i)- [...] forma con una sola c, racattare, tipica del parlato soprattutto settentrionale, è dovuta al modello di altri verbi formati con il prefisso ri- che non presentano il ➔raddoppiamento sintattico, come rifuggire (da fuggire) o riproporre (da proporre). ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] della reggente è passiva in (30) e (31), gli argomenti questo mondo e alcuno non possono essere interpretati come oggetti sintattici.
I verbi che nell’italiano odierno reggono l’accusativo con l’infinito sono i verbi di percezione. I verba dicendi ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] (18) A: ho visto Francesca / la tua amica //
B: non “la” / “una”//
Come già mostrano gli esempi visti finora, la struttura sintattica globale degli enunciati nominali può essere molto semplice (cfr., ad es., 12 e 16), più complessa (cfr., ad es., 6 o ...
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PRESSAPPOCO O PRESS'A POCO?
La grafia corrente nell’italiano contemporaneo è pressappoco, con ➔univerbazione
mancano pressappoco due ore all’arrivo del treno
La grafia separata press’a poco è scarsamente [...] priva di esempi letterari
gente che aveva press’a poco la sua età (N. Ginzburg, Lessico famigliare)
Press’a poco era quello il luogo dove il viottolo cominciava a dividersi (G. Piovene, Le stelle fredde).
VEDI ANCHE raddoppiamento sintattico ...
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SOPRA-, SOVRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino supra e indica superiorità, eccesso, ma anche – in senso proprio – una ‘posizione superiore, in alto’.
Si trova in parole composte derivate dal latino [...] si combina
fino ▶ sopraffino (= molto fino).
Usi
Di norma dopo sopra- e sovra- si ha il ➔raddoppiamento sintattico della consonante con cui inizia la parola seguente
sovra + porre ▶ sovrapporre
sopra + naturale ▶ soprannaturale
sopra + tutto ...
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Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] quella che corrisponde alla cesura; entrambe possono essere attenuate o soppresse evitando, come nell’enjambement, di far coincidere p. sintattico-semantica e p. metrica.
Medicina
In semeiotica, p. del cuore, gli intervalli tra un tono cardiaco e l ...
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VAUGELAS, Claude-Favre, signore di
Salvatore Battaglia
Grammatico francese, nato a Meximieux, nella Bresse, il 6 gennaio 1595, morto a Parigi nel febbraio del 1650. Visse dapprima con la pensione che [...] di Carignano.
V. lavorò a lungo al problema della struttura del francese; dal punto di vista lessicale, grammaticale, sintattico, fonetico. Nel 1647 apparve a Parigi la sua unica opera: Remarques sur la langue françoise, che segna nella storia ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...