ZANGWILL, Israel
Salvatore Rosati
Scrittore, nato a Londra il 14 febbraio 1864, morto a Midhurst (Essex) il 1° agosto 1926. Fece i primi studî a Plymouth e a Bristol, poi alla Jews' Free School di Spitalfield, [...] della fase più tarda lo Z. assunse spesso, a scapito dell'arte, un tono di predicazione e un carattere messianico (pacifismo, sionismo) che fa di lui uno dei maggiori utopisti democratici del principio del sec. XX (The War of the World, 1916; The ...
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SACERDOTI, Angelo (Raffaele Vittorio; in ebraico Mordekhai Refael Chaim ha-Kohen). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1886 (secondo il calendario ebraico, 27 Adar 5646)
David Gianfranco Di Segni
da David [...] : il rabbinato militare nell’Italia della Grande Guerra (1915-1918), in Zakhor, VII (2005), pp. 77-133; F. Del Regno, Ebraismo, sionismo, fascismo: il magistero di A. S. a Roma negli anni 1922-1935, in La Rassegna Mensile di Israel, LXXIX (2013), 1-3 ...
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Pseudonimo della scrittrice Mary Ann (o Marian) Evans (Arbury Farm, Warwickshire, 1819 - Londra 1880). Precorritrice di H. James e del romanzo intimistico per l'umana comprensione, l'abilità narrativa [...] deteriorarsi sotto lo stimolo delle circostanze esterne è spinta sino a una minuzia quasi scientifica; Daniel Deronda (1876), dove si sostiene la causa del sionismo. Nei suoi romanzi pesano non di rado il sostrato intellettuale e l'intento moralista. ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] " (Khōvevē Zion) allo scopo d'intensificare e sostenere le emigrazioni di Ebrei verso la Palestina. Il movimento da allora si disse sionismo (v.).
La popolazione ebraica crebbe con ritmo sempre più intenso: nel 1850 essa era di 12.000 anime; nel 1882 ...
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Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry Merryman
Internazionalismo politico
sommario: 1. Introduzione. 2. L'internazionalizzazione: [...] i sistemi d'alleanza. Ritrova tuttavia la sua unità nell'affrontare gli imperialismi stranieri, il neocolonialismo e soprattutto il sionismo. Come un tempo contro la cristianità, l'Islām ricostituisce oggi la sua unità e la sua solidarietà contro il ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] tempo radicata nella tradizione. Su ciò non tutti furono d'accordo: lo stesso T. Herzl, considerato il fondatore del sionismo e che non conosceva l'ebraico, metteva in ridicolo questi tentativi ("Chi di noi sarebbe capace di acquistare in ebraico ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] , dando vita a una forma di violento antisemitismo, in cui la guerra contro lo Stato di Israele e il sionismo trovano la loro giustificazione ideologica nei più vieti stereotipi antiebraici, un processo che il fondamentalismo islamico e il terrorismo ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] anni, visitarono la città; fra gli incontri più significativi quelli con I. Zangwill - scrittore ebreo inglese che le fece conoscere il sionismo e le fu sempre amico -, G. D'Annunzio e la famiglia Fogazzaro.
La G. visse sempre il proprio ebraismo d ...
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Israeliana, letteratura
Elena Loewenthal
La l. i. è da considerarsi una letteratura nazionale, strettamente legata alla realtà dello Stato d'Israele, nato nel 1948. Ma prima di avviare una rassegna, [...] europea. E l'immagine che meglio illustra il tratto fondamentale dell'ebraico è la stessa usata dal fondatore del sionismo, Th. Herzl, nel titolo del suo romanzo-manifesto, pubblicato in tedesco nel 1902, Altneuland, ossia 'la vecchia-nuova terra ...
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Dalla fine della guerra fredda il Vicino Oriente non è più terreno di rivalità e possibile scontro fra superpotenze. L’epicentro delle crisi si è progressivamente spostato verso l’area del Golfo, dove [...] patite e, che queste risalgano nei secoli o a due sole generazioni, le vittime hanno la memoria lunga. Il sionismo ha tradotto in impresa nazionale la determinazione a uscire da un passato di discriminazioni e persecuzioni (fino all’orrore dell ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale e lancia un durissimo attacco alla...