(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] , 1830-1892). La vera rinascita dell'ebraico come lingua d'uso quotidiano non può essere disgiunta dall'inizio del movimento sionista e ha origine dall'esigenza di una lingua comune per gli immigrati da varie nazioni, che fosse allo stesso tempo ...
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Anna Foa
Un nuovo esodo per gli ebrei?
Dopo gli attacchi terroristici in Francia, il primo ministro israeliano Netanyahu ha invitato gli ebrei d'Europa a stabilirsi in Israele, ma il riscontro non è stato [...] si ritrova già all'origine del sionismo. Nell'ultimo ventennio dell'Ottocento, quando i pogrom devastavano la Russia zarista, i sionisti europei consideravano il ritorno in terra d'Israele come un mezzo per salvare gli ebrei perseguitati, non come un ...
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FALCO, Mario
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Torino l'11 marzo 1884 da Achille, torinese, commerciante, con interessi anche in Estremo Oriente, e da Annetta Pavia, di Casale Monferrato. Secondogenito [...] città e rabbino onorario), avvocato anch'egli, esponente di grande rilievo dell'ebraismo nazionale, primo presidente della Federazione sionista italiana (N. Sokolow lo vorrà incontrare a Roma, nell'aprile del 1917, prima di essere ricevuto dal card ...
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MOMIGLIANO, Felice
Alessandra Tarquini
– Nacque a Mondovì (Cuneo), il 27 maggio 1866 da Salomone, commerciante, e Diamantina Levi.
Membro di una nota famiglia ebraica, che dopo la conquista dell’emancipazione [...] destinata a durare poco. Nel giugno del 1923, quando era segretario della Lega italo-britannica per la causa sionista, su Critica politica scrisse un articolo molto severo contro Gentile e contro il fascismo, accusando il filosofo di giustificare ...
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Uomo politico israeliano (n. Tel Aviv 1949). Leader del partito Likūd, nel 1996 divenne il più giovane primo ministro dello Stato di Israele. Come capo del governo si oppose alla nascita di uno stato palestinese [...] Y. Lapid del partito Yesh Atid. La firma nel maggio 2021 di un accordo di coalizione tra Lapid, il leader del partito sionista di destra HaBayit HaYehudi (La casa ebraica) N. Bennett e M. Abbas, ricevuto a giugno il voto di fiducia della Knesset, ha ...
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(ted. Basel; fr. Bâle) Città della Svizzera settentrionale (163.081 ab. nel 2007); capitale del cantone Basilea Città (Basel Stadt), il più piccolo del paese, per estensione, ma il più densamente popolato [...] della comunione sotto una sola specie (1437) e proclamò (1439) la dottrina dell’Immacolata Concezione.
Congresso sionista di B. Primo congresso mondiale sionista, convocato a B. daT. Herzl per il 29 agosto 1897, data di nascita ufficiale del sionismo ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] con l'antico disprezzo islamico per la minoranza ebraica si realizzava così nel momento stesso in cui nasceva la questione sionista, e si intrecciava con questo problema, che era di per sé un problema politico. L'antisionismo non ha infatti, da ...
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Faysal I
(propr. Faysal ibn Husayn ibn ‘Ali al-Hashimi) Sovrano hashimita dell’Iraq (Ta’if 1883-Berna 1933), terzogenito di Husain ibn ‛Ali al-Hashimi, emiro della Mecca e pretendente al califfato sunnita [...] alla Conferenza di pace di Parigi (1919). Nel corso della Conferenza, incontrò C. Weizmann, presidente dell’Organizzazione sionista mondiale e rappresentante dello yishuv di Palestina, con il quale firmò un accordo di reciproco riconoscimento e ...
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Palestina, storia della
Francesco Tuccari
Un territorio conteso
Popolata da epoche remote, la Palestina è stata ed è tuttora una terra sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani. Attualmente è una [...] delle persecuzioni razziali. Queste ondate migratorie si fecero più intense nel Novecento anche per l’impulso del movimento sionista, che intendeva creare in Palestina, la «Terra promessa» degli ebrei, un nuovo Stato ebraico.
Durante la Prima guerra ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] Ebrei in Germania e più tardi in altri paesi sotto il dominio o sotto l'influsso tedesco. La colonizzazione sionista in Palestina e la promessa inglese agli Ebrei contenuta nella dichiarazione Balfour avevano già conferito una speciale asprezza alla ...
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sionista
s. m. e f. e agg. [der. di sionismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Rappresentante, sostenitore, fautore del sionismo. 2. agg. Lo stesso che sionistico.