Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] indipendente avrebbe potuto risolvere il problema ebraico e proteggere gli E. dall’antisemitismo, fu alla base del movimento sionista (➔ sionismo) che, già a partire dalla fine del 19° sec., e soprattutto durante l’occupazione britannica (poi mandato ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] sull'Amur al confine con la Cina, che ebbe nello y. la sua lingua nazionale quale risposta "socialista" al progetto sionistico di tornare in Palestina. Tuttavia le comunità ebraiche più cospicue furono quelle di Minsk, di Mosca e soprattutto di Kiev ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] , e la cessazione del mandato britannico entro il 1° agosto 1948. Il progetto fu respinto dagli Arabi; le forze militari sioniste occuparono ampie zone del previsto Stato arabo e alla fine del conflitto oltre il 75% della P. era stato conquistato da ...
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sionista
s. m. e f. e agg. [der. di sionismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Rappresentante, sostenitore, fautore del sionismo. 2. agg. Lo stesso che sionistico.