Ben-Gurion, David
Politico israeliano (Płońsk 1886-kibbutz Sde Boker 1973), riconosciuto, con H. Weizmann e T. Herzl, fra i fondatori dello Stato di Israele. Nato David Gruen in Polonia sotto il dominio [...] Poale Zion (lavoratori di Sion), B.-G. fu, nel 1920, uno dei fondatori di Histadrut, il sindacato e agenzia del lavoro sionista in Palestina. Negli stessi anni, prese parte alla scissione di Poale Zion e ne guidò l’ala destra, dalla quale sarebbe ...
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GITAI, Amos
Gitai, Amos. – Regista israeliano (n. Haifa 1950). La sua opera è caratterizzata da una riflessione politico-esistenziale sulle radici dell’identità israeliana, ma anche da una vocazione [...] negli anni Quaranta ed esplora le contraddizioni e le spinte ideali di un gruppo di personaggi, una coppia di americani sionisti, un padre e una figlia coinvolti nel terrorismo antibritannico; Kedma (2002; Verso oriente), prende a metafora il nome di ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] una trasformazione radicale della tradizione religiosa.
In questo quadro complesso, l'apparizione allo scorcio del 20° secolo del progetto sionista pose il mondo tradizionale di fronte a nuove sfide e a nuove minacce. La Palestina aveva in realtà ...
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Anna Foa
Un nuovo esodo per gli ebrei?
Dopo gli attacchi terroristici in Francia, il primo ministro israeliano Netanyahu ha invitato gli ebrei d'Europa a stabilirsi in Israele, ma il riscontro non è stato [...] si ritrova già all'origine del sionismo. Nell'ultimo ventennio dell'Ottocento, quando i pogrom devastavano la Russia zarista, i sionisti europei consideravano il ritorno in terra d'Israele come un mezzo per salvare gli ebrei perseguitati, non come un ...
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ZOLLI, Eugenio Maria
Gabriele Rigano
ZOLLI, Eugenio Maria (Israel Anton Zoller). – Nacque il 17 settembre 1881 a Brody, nella Galizia austroungarica (oggi in Ucraina), ultimo dei cinque figli di Bernhard [...] non diede il suo placet, essendo egli ormai apolide. I problemi con la comunità invece cominciarono quando la corrente sionista, il 22 febbraio 1940, fece cadere il Consiglio della comunità per mancanza del numero legale e dalle elezioni, svoltesi ...
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Stato autonomo della Siria sotto mandato francese. ‛Alawī (v.), aggettivo relativo arabo da ‛Alī (francese alaouite; ted. e ingl. alawi) significa in questo caso "devoto di ‛Alī". Applicata allo stato [...] la cui storia è tutta una lotta contro i Musulmani sunniti, accolsero con gioia l'autonomia. Gli ‛Alawiti e i Sionisti, è stato osservato, sono forse le sole popolazioni soddisfatte del sistema dei mandati.
Poiché la popolazione è assai primitiva, il ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] un «focolare nazionale ebraico» in Terra Santa e della rivoluzione russa, lo scontro sarebbe ripreso, acceso da nuovi nemici (sionisti e ebrei bolscevichi) o, meglio, dai nemici di sempre sotto nuove spoglie. I documenti di questo scontro – e quindi ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] dei film polacchi), con un film in ebraico, Sabra (1933, Cactus), noto anche come Chalutzim (Pionieri), sui coloni sionisti in Palestina, interpretato dagli attori del celebre teatro Habima, e uno in yiddish, Mirkumen on (1936, Arriviamo, noto anche ...
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Emiro della Transgiordania, secondogenito dell'ex-re al-Husain del Higiāz; nato alla Mecca nel 1883, visse a Costantinopoli dal 1895 al 1908. Partecipò al movimento unionista turco e, tornato alla Mecca, [...] Ṭalāl, nato nel 1911.
Fedele all'Inghilterra, a costo di scontentare i nazionalisti arabi, accomodante per forza con i sionisti, francofobo irriducibile, accusato nel 1925-26 di connivenza con i ribelli siriani, ‛Abd Allāh è uomo politico e soldato ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] e il 20° secolo e che nel 1947 videro coronato il loro sogno con la creazione dello Stato, si rifacevano al programma sionista, soprattutto nella sua versione socialista. Si può aggiungere che, fino al processo ad Adolf Eichmann, nel 1961-62, l'aver ...
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sionista
s. m. e f. e agg. [der. di sionismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Rappresentante, sostenitore, fautore del sionismo. 2. agg. Lo stesso che sionistico.