Grande romanzo arabo di cavalleria, reso noto in Europa da parziali traduzioni francesi ed inglesi, ma soprattutto dal Lamartine (Antar, Parigi 1864, e già dal 1835 nel suo Voyage en Orient), in Italia [...] grande popolarità nell'Oriente arabo (Siria e Mesopotamia); popolarità che, almeno in Egitto ed in Siria, si mantenne fino a del Higiāz e l'altra, più breve, detta siriana o ‛irāqena; la prima edita due volte al Cairo in 32 parti (1286 èg. = 1869 d. ...
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' Capitale del Gebel Druso (v. siria) sotto il mandato francese e sede del metropolita greco-ortodosso del Ḥaurān. Il nome significa "la piccola città nera", per via delle sue case di basalto, oggi miste [...] caserma e il palazzo del governo.
Nel 1910 aveva 4500 ab.; nel 1935, 6000. Oggetto di particolari cure delle autorità francesi prima e specialmente dopo la rivolta del 1925-26, es-Suweidā' possiede una corte d'appello, un bel museo archeologico, una ...
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Città della Siria settentrionale, presso il monte Belo, capitale della Calcidica. È dubbio se la notizia di Stefano Bizantino che Calcide venne fondata dall'arabo Monico vada riferita a questa Calcide [...] La data precisa dell'annessione della città alla provincia romana di Siria è incerta. Forse essa ne fece parte dal tempo di Pompeo in poi. Belisario iniziò di qui la sua prima spedizione nella guerra persiana di Giustiniano. Durante l'invasione di ...
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La politica perseguìta da questo re assiro (680-669 a. C.), dalle vedute larghe e da vero uomo di stato, fu del tutto diversa da quella di suo padre. Mentre Sennacheribbo, nel suo grande odio per Babele, [...] aveva ordinato di distruggere la città, suo figlio, forse anche prima di salire sul trono, diede l'ordine di riedificarla: nell del duello secolare con l'Egitto per il possesso della Siria. Risoluto a debellare l'avversario, invadendone il regno, A ...
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Unica figlia legittima di Tolomeo XIII, soprannominato Aulete, era nata dal matrimonio di lui con la sorella Cleopatra Trifena. Quando Aulete nel 58 a. C. fuggì da Alessandria, il potere fu affidato alla [...] asseriva di essere imparentato con la casa regnante di Siria. Questi peraltro si rivelò subito così volgare e dappoco 55 invase l'Egitto e rimise Aulete sul trono. Uno dei primi atti del restaurato sovrano fu l'uccisione della propria figlia.
Fonti: ...
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Figlio di Alessandro Bala e di Cleopatra Tea. Quando morì Alessandro (145 a. C.), essendo A. ancora bambino e sotto la tutela dell'emiro Malchos in Arabia, il regno di Siria fu occupato da Demetrio II. [...] settentrionale costituì il dominio di A.; nella Siria meridionale Gionata combatté contro Demetrio a favore di A. Trifone meditò di prendere per sé il trono; trasse prima con inganno Gionata a Tolemaide e lo fece uccidere, quindi fece assassinare ...
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Figlio secondogenito di Boemondo III, fu dal padre inviato nel 1187 a Tripoli a raccogliere l'eredità di quel conte Raimondo III, secondo un'intesa prima corsa. Quando il re di Gerusalemme Guido di Lusignano [...] diventò la base di operazione per i Latini di Siria. Morto il fratello maggiore Raimondo, il conte pretese raccogliere del re armeno. B. IV morì nel 1233. Aveva sposato in prime nozze Plaisance, figlia di Ugo di Gibelletto ed in seconde, Melisenda di ...
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Successe nel 1275 ancora giovanetto, al padre Boemondo VI; la madre Sibilla d'Armenia governò per lui, appoggiata da Bartolomeo vescovo di Tortosa. Assoggettandosi a grave tributo verso Baibars, riuscì [...] Malik al-Mansur (1281). Le poche forze dei cristiani di Siria furono ora rivolte a dilaniarsi a vicenda: B. VII aveva II d'Angiò. Lucia pretese la contea, ma la popolazione riconobbe prima la signoria della madre Sibilla, poi si rivolse ai Genovesi. ...
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Figlio di Antioco IV e di Laodice, succedette appena novenne al padre (163 a. C.), che l'aveva associato al trono e posto sotto la tutela di Lisia quando iniziò la sua spedizione in Oriente. Prima di morire [...] l'Epifane nominò reggente del figlio il suo ministro Filippo, che s'affrettò con l'esercito ad Antiochia, ove però fu preso ed ucciso da Lisia, che rimase solo reggente di A. Frattanto giungeva per la ...
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Si sa poco di lui. In un codice del suo Liber Christianae expeditionis pro ereptione, emendatione, restitutione sanctae Hierosolymitanae ecclesiae, è detto canonicus et custos Aquensis ecclesiae; fu perciò [...] di Aquisgrana, anziché di Aix in Provenza. La sua opera storica narra gli avvenimenti della prima crociata e dei primi tempi dell'occupazione latina di Siria, fino al 1121. L'autore dichiara di non essere stato in Oriente e di raccontare secondo ...
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incel (Incel) s. m. e f. Persona, generalmente di sesso maschile, che, pur desiderandolo, non riesce a instaurare relazioni affettive e sessuali e cova sentimenti di frustrazione e di rivalsa. ◆ Minassian, che su Facebook si dichiara un “incel”...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...