La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] , come si legge nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, procede attraverso un ragionamento per gradi, muovendo non si dà alcuna vera causalità. Inoltre, poiché nell'Universo cartesiano la materia è inerte, essa è passiva e, dunque, non ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] sua importanza venendo soffocato dall'affermarsi del metodo analitico cartesiano - pur con importanti eccezioni come quelle di Giambattista della filosofia pratica' - mantenutasi viva nel sistema scolastico-universitario dell'area tedesca - e ad ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] stessa cosa che determinare leggi. Mentre vi è un unico sistema meccanico che governa l'intero Universo, la generazione di forme è di questi ultimi.
Nel tardo XVIII sec., il concetto cartesiano di animale-macchina sembrava aver ormai esaurito la sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] che non solo il dubbio giova a scoprire il vero (secondo il principio di Cartesio ec. v. Dutens, par. 1, c. 2., § 10), ma nelle loro parti rispettive; certo è che l’idea di sistema, cioè di armonia, di convenienza, di corrispondenza, di relazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] altre tradizioni europee dovrebbe andare al di là dei limiti del sistema di patronage dei Medici (Segre 1991, pp. 127-42) una comparazione storico-critica dei principali sistemi filosofici moderni – cartesiano, gassendiano, leibniziano e newtoniano ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] perfetta. L'embriologia si configurava, nel modello cartesiano, come lo specchio della cosmologia: un unico, di uova nei vivipari e sottopose a una critica spietata il sistema elaborato dal connazionale Graaf. Non solo rifiutò di credere che i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] metafisica di Leibniz e Wolff, sia con il razionalismo cartesiano che con l’empirismo inglese, sia con il sensismo Il metodo dell’analisi non si riferisce dunque a un sistema chiuso in un’autoreferenzialità accademica, ma è una pratica costante ...
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CIRILLO, Nicola
Ugo Baldini
Nacque a Grumo Nevano (Napoli) il 10 sett. 1671 da Santo e Zenobia Pagano; le condizioni e la storia precedente della famiglia non sono ben note, ma se due generazioni dopo [...] medico e notomico", che, "come immerso nella filosofia del Cartesio, nella quale era a fondo istrutto", l'aveva sottratto al nella quale denominazione pare plausibile riconoscere un progetto di sistema medico. ma non è certo che l'opera fosse ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] modello gnoseologico del M. (scolastico più che cartesiano, in quanto il principio malebranchiano della visione delle mai conobbe il M.), a dare alle stampe una Dichiarazione del sistema che tiene l'autore d'intorno alla regola delle azioni morali ( ...
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GODEMINI, Cesare
Leendert Spruit
Nacque a Pistoia da Francesco (o Girolamo: le fonti sono contrastanti) e da Maria Maddalena Marchetti l'8 (o il 16) ott. 1688. Compì i primi studi con i padri gesuiti [...] e ordine delle parti. Il G. non intese sostenere che Cartesio fosse riuscito a trovare principî con i quali si possano spiegare ) gli attribuì anche delle Istituzioni di dialettica secondo il sistema di Malebranche, di cui si sono perse le tracce. ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...