SINDACATI INDUSTRIALI (XXXI, p. 832)
Franco VALSECCHI
Da oltre mezzo secolo gli aggruppamenti d'imprese, specialmente quelli tendenti a limitare la concorrenza (consorzî o cartelli), ma anche quelli [...] l'impiego di forme organizzative dello stesso tipo da parte dei governi si estese finanche ai paesi piu fedeli al sistemaeconomico tradizionale: si pensi ai marketing boards, che nel decennio 1930-40 ebbero grande diffusione in Inghilterra. Il fatto ...
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INTERDIPENDENZE STRUTTURALI, Analisi delle
Vera CAO-PINNA
1. È un'analisi statistica e matematica dei rapporti di interdipendenza tra le varie forme di attività economica (produzione, consumi, investimenti) [...] , Milano 1956; H. Chenery, P., Clark, Interindustry economics, New York 1959; V. Cao-Pinna, Analisi delle interdipendenze settoriali di un sistemaeconomico, Torino 1958; L'Industria, n. 4, 1952 (numero speciale dedicato alla prima matrice dell ...
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VENDITA (XXXV, p. 39; App. II, 11, p. 1095)
Giovanni CARAVALE
Vendita a rate. - La v. a rate dei beni di consumo costituisce la forma più importante di "credito al consumo", espressione che sta ad indicare [...] gli effetti mediati non sarebbero di grande rilievo. Si determinerebbe solo la necessità di qualche "aggiustamento" del sistemaeconomico nel periodo in cui si verifica l'"anticipazione". In realtà però il credito rateale provoca sia mutamenti nella ...
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SINGER, Hans Wolfgang
Carla Esposito
Economista tedesco, nato a Elberfeld (ora Wuppertal) nel 1910. Ha conseguito il Ph.D. nell'università di Cambridge nel 1936. È stato professore di discipline economiche [...] S. pone in evidenza, oltre a queste, ulteriori cause della posizione d'inferiorità dei paesi in via di sviluppo nel sistemaeconomico globale: per es. la tecnologia, il potere di negoziazione e la finanza internazionale. S. ha inoltre analizzato il ...
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STONE, John Richard Nicholas, Sir
Claudio Sardoni
Economista britannico, nato a Londra il 30 agosto 1913, morto a Cambridge il 6 dicembre 1991. Diplomatosi alla Westminster School, iniziò a studiare [...] gli è stato conferito il premio Nobel per l'economia in virtù dei suoi contributi fondamentali allo sviluppo della contabilità illustrazione della struttura del sistemaeconomico. S. ha sviluppato le sue ricerche economiche ed econometriche in molti ...
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Selten, Reinhard
Stefania Schipani
Economista tedesco, nato a Breslavia (polacco Wrocław) il 5 ottobre 1930. Laureatosi in economia e matematica presso l'università di Francoforte sul Meno, è stato [...] che si muovono sulla base di scelte individualistiche razionali. Questa impostazione consentiva di presentare un sistemaeconomico in una forma rigorosamente matematica. In particolare, il concetto di "collusione non cooperativa" permetteva di ...
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LAIDLER, David Ernest William
Mauro Visaggio
Economista inglese, nato a Tynemouth il 12 agosto 1938. Ha iniziato i suoi studi in Inghilterra presso la London School of Economics dove si è laureato nel [...] sebbene non possa essere intesa come una spiegazione comprensiva dell'origine del ciclo economico, può offrire un'utile indicazione sia del comportamento del sistemaeconomico in una situazione di disequilibrio sia del funzionamento del meccanismo di ...
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MUNDELL, Robert
Pierluigi Sabbatini
Economista canadese, nato a Kingston (Ont.) il 24 ott. 1932; ha svolto i suoi studi presso l'univ. di Washinghton, la London School of Economics, l'università di [...] nella ricerca di concrete soluzioni ai primi grossi problemi che negli anni Sessanta hanno incrinato la fiducia nel sistemaeconomico internazionale. Uno dei suoi più importanti contributi, sul piano teorico, è rappresentato dalla definizione e dall ...
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MUTH, John Fraser
Claudio Sardoni
Economista statunitense, nato a Chicago il 27 settembre 1930. Laureatosi in ingegneria industriale a Saint Louis nel 1952, ha successivamente volto i suoi interessi [...] ''aspettative razionali'' sfruttando tutte le informazioni loro disponibili, che comprendono la conoscenza del modello del sistemaeconomico. Le aspettative così formulate divergono dai valori effettivi solo per errori casuali non sistematici. L ...
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VEBLEN, Thorstein Bunde
Anna Maria Ratti
Economista e sociologo americano, di origine norvegese, nato a Cato (Wisconsin), il 30 luglio 1857, morto a Palo Alto il 3 agosto 1929. Insegnò economia politica [...] , di analizzare da varî punti di vista, ma sempre con atteggiamento evoluzionistico, l'attuale sistemaeconomico, che egli, d'altra parte, concepiva essenzialmente come un sistema di prezzi e riteneva incapace di sussistere ancora a lungo. Tra le sue ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...