sviluppo embrionale
Maurizio Chiurazzi
Descrive il processo di formazione di un organismo completo a partire dalla cellula originata dalla fusione di due gameti di sesso opposto, lo zigote. Questo processo, [...] dell’apparato digerente e ghiandole derivate (per es., fegato e pancreas); dall’ectoderma l’epidermide e il sistemanervoso; dal mesoderma la muscolatura, il tessuto connettivo, l’apparato circolatorio e l’apparato urogenitale. L’organogenesi, infine ...
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saccade
Camillo Padoa Schioppa
Rapido movimento oculare che porta una regione inizialmente periferica al centro del campo visivo (nella fovea). La differenza spaziale tra la regione periferica di interesse [...] (fino a 900°/s), una volta iniziate, le saccadi non possono essere guidate da feedback visivo. Al contrario, il sistemanervoso deve eseguire le saccadi con un controllo open-loop. In questo senso, le saccadi sono spesso considerate movimenti oculari ...
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tachichinine
Gruppo di sostanze peptidiche isolate in Italia da Vittorio Erspamer in invertebrati marini e in Anfibi. Altri peptidi di questa categoria, con proprietà biologiche molto simili alla sostanza [...] B, e i loro tre principali tipi di recettori sono denominati NK1, NK2, NK3; esse sono ampiamente distribuite sia nel sistemanervoso centrale, sia in periferia, e sono capaci di modulare una grande varietà di risposte biologiche nei diversi organi e ...
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corpo di Lewy
Paolo Calabresi
Inclusione neuronale intracitoplasmatica patognomonica della malattia di Parkinson e delle altre sinucleinopatie, descritta per la prima volta nel 1912 da Friedrich Lewy. [...] , la proteina 14-3-3. Nella malattia di Parkinson i corpi di Lewy sono localizzati in tutto il sistemanervoso centrale, interessando regioni specifiche a seconda dello stadio della malattia. Nel primo stadio, infatti, si localizzano esclusivamente a ...
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laminina
Stefania Azzolini
Glicoproteina adesiva molto voluminosa; risulta la componente più abbondante di tutte le lamine basali. Le glicoproteine adesive sono grosse molecole che presentano diversi [...] componenti, contribuisce all’adesione delle cellule in una struttura sferica. Inoltre, durante lo sviluppo del sistemanervoso, i neuroni migrano lungo i percorsi formati dalla matrice extracellulare, contenenti anche laminina. Quindi la laminina ...
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cellula gliale
Tipologia di cellule che compongono, insieme ai neuroni, il sistemanervoso centrale e periferico. Descritte per la prima volta dal fisiologo tedesco Rudolf Virchow nel 1860, esse svolgono [...] dei macrofagi e, attraverso la secrezione di interleuchine, possono influenzare non solo la risposta immune a livello del sistemanervoso, ma anche l’attività e la reattività neuronali. Altre funzioni svolte dalle cellule gliali sono: raccogliere le ...
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cellula sensoriale
Stefania Azzolini
Cellula che permette la percezione di stimoli interni ed esterni. Tale percezione può avvenire grazie alla presenza di strutture specializzate definite recettori. [...] maggioranza dei casi, neuroni specializzati nel ricevere e tradurre gli stimoli ambientali in segnali elettrici recepibili dal sistemanervoso. Tali cellule, definite cellule sensoriali primarie, sono presenti negli organi di senso come l’occhio, l ...
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colonna corticale
Aggregazione organizzata di neuroni cerebrali, detta anche modulo. Nella neocorteccia si riscontrano aggregati verticali di neuroni, uniti tra di loro secondo un piano ripetitivo di [...] al di fuori della colonna stessa formando le connessioni estrinseche efferenti, dirette a più parti del sistemanervoso centrale. Le fibre nervose afferenti al modulo provengono dai nuclei talamici, da altri moduli corticali, dal tronco dell’encefalo ...
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BDNF (Brain-derived neurotrophic factor)
Polipeptide presente nel cervello dei Mammiferi appartenente alla famiglia delle neurotrofine, molecole che regolano il funzionamento delle cellule nervose. Nei [...] , che può essere eventualmente aumentato a seguito di collaborazione con p75. Il BDNF è attivo sia nel sistemanervoso centrale sia in quello periferico, e contribuisce alla plasticità sinaptica, alla sopravvivenza e alla differenziazione dei neuroni ...
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sostanza P
Primo trasmettitore peptidico, scoperto nel 1930 da John H. Gaddum e Ulf Sfante von Euler. È un neuropeptide costituito da undici amminoacidi posti in sequenza lineare, prodotto in varie zone [...] sia del sistemanervoso periferico sia del cervello. La sostanza P svolge funzioni biologiche anche molto diverse tra loro. Si comporta, infatti, da neurotrasmettitore, quando viene liberata negli spazi sinaptici e si lega a specifici recettori detti ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...