UCCELLI (lat. scient. Aves; fr. oiseaux; sp. aves; ted. Vögel; ingl. birds)
Alessandro GHIGI
Geremia D'ERASMO
Vertebrati a temperatura costante, il cui corpo è sostenuto dai soli arti posteriori, [...] il solo fatto di piegare l'arto verso l'interno.
Sistema nervoso. - Il cervello degli uccelli è molto più sviluppato trasparente, capace di ricoprire la cornea.
Nell'organo dell'udito manca il padiglione e il condotto esterno suole essere messo in ...
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Sensore
Roberto Steindler
Arnaldo D'Amico
Corrado Di Natale
Mario Salerno
(App. V, iv, p. 722 )
La rilevazione delle grandezze fisiche e chimiche caratterizzanti sistemi, apparati, processi e ambienti [...] riscontro nella possibilità di riprodurre artificialmente i sensi naturali. Udito e vista, per es., sono stati ampiamente studiati e riprodotti in una miriade di sistemi tecnologici, come microfoni, videocamere ecc. Viceversa, le interfacce chimiche ...
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. S'occupa delle malattie che colpiscono le ossa craniche e i centri nervosi, dal punto di vista chirurgico. Il cervello e il cervelletto ricoperti dalle meningi, chiusi da una scatola ossea, sono inaccessibili [...] , il lobo temporale tra la linea silviana e il condotto uditivo esterno, il giro sopramarginale poco al disopra della detta linea .
Bibl.: A. D'Antona, La nuova chirurgia del sistema nervoso centrale, Roma 1893; F. Padula, Chirurgia cranio-cerebrale ...
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TARTARUGHE
Renato FERRACCIU'
Edoardo ZAVATTARI
. Con i nomi di tartarughe e di testuggini (fr. tortues; sp. tortugas, galápagos, ted. Schildkröten; ingl. tortoises, turtles) si designa un ordine della [...] dito può averne tre, due, una o nessuna.
Il sistema muscolare in dipendenza della presenza del guscio presenta profonde modificazioni; e ghiandole di Harder: l'udito non sembra molto acuto, non vi è condotto uditivo esterno, la membrana del timpano ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] in una teoria della motivazione, che postula l'esistenza di sistemi alla base dell'analisi delle informazioni e dell'esecuzione dei c Un mutamento cognitivo si osserva anche nell'apprendimento uditivo-verbale, nella fluenza verbale, nell'abilità di ...
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1. Le sensazioni auditive sono notoriamente dovute a fenomeni di carattere vibratorio longitudinale del mezzo ambiente, che è generalmente l'aria.
Il "propagarsi del suono" consiste nel propagarsi, da [...] sonora che nell'unità di tempo penetra nel condotto uditivo dell'orecchio (più esattamente, proporzionale a quella seconda è stata ritenuta per moltissimo tempo come una delle migliori sistemazioni dal lato acustico. A Venezia, nel 1630, si costruì ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] fisico richiesto dal codice (per es., il mezzo fonico-uditivo nel caso della verbalità, il mezzo grafico-visivo nel caso quella mediata da computer. Quest'ultima è tipicamente un sistema di c. asincrona il cui aspetto essenziale consiste nella ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] fisico richiesto dal codice (per es., il mezzo fonico-uditivo nel caso della verbalità, il mezzo grafico-visivo nel caso quella mediata da computer. Quest'ultima è tipicamente un sistema di c. asincrona il cui aspetto essenziale consiste nella ...
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Percezione
Luciano Mecacci
(XXVI, p. 715)
La p. costituisce il principale processo psicologico che presenti un interesse multidisciplinare, dalla filosofia alla psicologia, dalla neurofisiologia all'intelligenza [...] disposte su uno spazio bidimensionale, che vengono elaborate dal sistema visivo rispetto a parametri fisici relativi (intensità, contrasto, di Y. Katsuki e collaboratori sulla corteccia uditiva dimostrarono l'esistenza di un'architettura modulare ...
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Genere della famiglia Branchiostomidi, del sottotipo dei Cefalocordati o Acranî, del tipo dei Cordati (sinonimi: Branchiostoma Costa, dal gr. βράγχιον "branchia" e στόμα "bocca"),
Storia. - L'anfiosso [...] Non è noto un organo di senso uditivo, né un sistema simpatico.
Il sistema digerente, a forma di tubo quasi risolve in una rete capillare, cosicché si stabilisce una specie di sistema portale; da questa rete si ricostituisce la vena epatica, la ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...