CAPORALI, Ettore
Eugenio Togliatti
Nacque a Perugia il 17 ag. 1855 da Vincenzo e Tecla Campi. Seguì gli studi secondari nella sua città nativa e quelli universitari a Roma, ove ebbe tra i suoi maestri [...] trovata tra i manoscritti postumi; ed un manoscritto inedito sulla generazione di enti dello spazio rigato con sistemi lineari proiettivi di complessi di rette. Il C. dimostrava pure un interesse particolare per le configurazioni piane e spaziali; a ...
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BERZOLARI, Luigi
Nicola Virgopia
Nacque a Napoli il 1°maggio 1863. Compiuti gli studi secondari a Pavia, ove, ebbe come maestro S. Pincherle, entrò nel 1880 nel collegio Ghislieri, conseguendo la laurea [...] ente razionale e quella spaziale; Sui combinanti dei sistemi di forme binarie annessi alle curve razionali del 5, XXV (20 semestre 1916) pp. 367-372; Sui Complessi covarianti di tre complessi lineari a due a due in involuzione [quattro note], ibid.,s ...
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grafo
grafo [Der. del gr. grápho "scrivere"] [ALG] Configurazione (propr. g. lineare o singramma) formata da un insieme di punti, detti vertici o nodi del g., e di linee, dette lati o spigoli del g., [...] frecce partendo da un nodo e facendovi ritorno (tali maglie individuano le controreazioni del sistema). L'impiego dei g. si rivela partic. utile in sistemi molto complessi, dove le funzioni di trasferimento sono in generale funzioni del tempo o della ...
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macchina
màcchina [Der. del lat. machina, dal gr. machaná o mechané] [LSF] Dispositivo costituito da un complesso di parti collegate in modo da ottenere un certo scopo, che spesso è la produzione di [...] es.: (a) m. formali (o automi), sistemi formali che costituiscono modelli discreti del comportamento di m. luogo, ma anche nel fatto che esse costituiscono la base di m. più complesse. ◆ [INF] M. sequenziale, non sequenziale e universale: v. automi, ...
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FANTAPPIÉ, Luigi
Giuseppe Arcidiacono
Nacque a Viterbo il 15 sett. 1901, da Liberto ed Agrippina Gnazza. Conseguì la laurea in matematica alla Scuola normale superiore di Pisa nel 1922 e fu assistente [...] analitici", con la quale estendeva al campo dei numeri complessi i funzionali di V. Volterra nel campo dei numeri differenziali alle derivate parziali (cfr. Integrazione per quadrature dei sistemi a derivate parziali linearI, in Rend. d. Circ. matem ...
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Gauss Karl Friedrich
Gauss 〈gàus〉 Karl Friedrich [STF] (Brunswick 1777 - Gottinga 1855) Prof. di astronomia nell'univ. di Gottinga e direttore del locale Osservatorio astronomico (1807). ◆ [ALG] Applicazione [...] v. varietà riemanniane: VI 510 f. ◆ [OTT] Formula di G. per un sistema ottico: v. ottica geometrica: IV 387 c. ◆ [ALG] Formule di G.: λ). ◆ [ALG] Interi di G.: sono i numeri complessi con la parte reale e il coefficiente dell'immaginario costituiti ...
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Mauro Palma
Maryam Mirzakhani
Quando la matematica è donna
Da Teheran a Harvard, la prima donna ad aver vinto la medaglia Fields, il più prestigioso riconoscimento nella ricerca matematica, a 37 anni [...] di ‘semplicità’ intrinseca in strutture che si presentano come complesse è all’origine della valutazione di originalità e sofisticatezza , dalla fisica alla combinatoria, allo studio dei sistemi dinamici.
A questa originalità d’approccio, oltre ...
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variabile
variàbile [agg. e s.f. Der. del lat. variabilis, da variare "variare"] [ANM] Di una quantità che può assumere valori in un certo insieme numerico, o, più in generale, di un simb. che rappresenta [...] o di uscita, esogena, o d'ingresso ed esterna: v. simulazione: V 223 e e sistemi, teoria dei: V 316 a. ◆ [MCC] V. euleriana, o locale: v. d'ordine. ◆ [ANM] V. reale: in contrapp. a v. complessa, una v. che assume soltanto valori reali. ◆ [PRB] V. ...
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transizione
transizióne [Der. del lat. transitio -onis "atto ed effetto del passare", dal supino transitum di transire (→ transitivo)] [LSF] Il passaggio di un sistema da uno stato a un altro, in genere [...] : v. mutazione: IV 137 b. ◆ [MCQ] Il passaggio di un sistema quantistico (molecola, atomo, nucleo atomico, ecc.) dall'uno all'altro di due chimico-fisiche (vari stati di ossidazione, composti complessi, paramagnetismo, ecc.); (b) in senso stretto ...
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cifre e cifrari
Leopoldo Benacchio
Per capirsi e per non farsi capire
Le cifre sono i simboli che utilizziamo per comporre i numeri: nel sistema di numerazione da noi adoperato sono quindi i simboli [...] . Ma nel corso della storia sono stati messi a punto molti sistemi di scrittura delle cifre e di numerazione, basati per esempio su 5 dall'antichità, per creare cifrari sempre più complessi e difficili da interpretare. Famosi sono per esempio ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...