DE BEGNIS, Giuseppe
Cecilia Campa
Nacque a Lugo di Romagna nel 1793. Si avvicinò alla musica dall'età di circa sette anni, studiando con un ecclesiastico Bongiovanni, e successivamente con il famoso [...] Locandiera di G. Farinelli, poco si sa dell'attività del cantante fino al suo esordio a New York ne IlBarbiere di Siviglia il18 sett. 1838.
Il trasferimento negli Stati Uniti fu definitivo. Vi rimase infatti fino alla morte, per colera, avvenuta a ...
Leggi Tutto
LOCATELLI, Giovanni Battista
Mario Armellini
Non vi sono notizie certe sulla sua nascita. Non sembrano infatti aver conferma documentaria né il luogo né la data fino a oggi proposti: Bergamo (Schmidl) [...] per San Pietroburgo non possano trovare un autore proprio nel L.: è forse questo il caso de Il barbiere di Siviglia musicato da Paisiello, dramma giocoso la cui attribuzione a Giuseppe Petrosellini è stata ormai da tempo messa in discussione.
Il ...
Leggi Tutto
TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] 1972 i T. delle minorità nazionali: El Campesino (California), Mascarones (Mexico), Theatre Euh! (Quebec), La cuadra (Siviglia), Rencontres e La carriera (occitani). Chicanos, Campesinos, Mascarones, occitani, praticano un t. politico, come Morte e ...
Leggi Tutto
Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] Syrlin (1468-1474), mirabile per le potenti figure di profeti e di sibille; nella Spagna, la silleria della cattedrale di Siviglia (circa 1478), intagliata da Nufro Sánchez e dal fiammingo Dancart, quella a figure del duomo di León (compiuta nel 1481 ...
Leggi Tutto
sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...