SLAVOFILISMO
Wolfango GIUSTI
. È uno dei principali movimenti di pensiero nella Russia del sec. XIX; lo si contrappone generalmente all'occidentalismo. Come per altre correnti russe, non è facile una [...] le lotte, sta forse la maggiore forza del movimento stesso: ideologicamente ci si richiama a un tempo a un vago misticismo slavo e alla filosofia idealistica tedesca, o meglio a momenti e frammenti singoli presi in prestito all'idealismo tedesco. Gli ...
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ŠAFAŘÍK, Pavel Josef
Giovanni Maver
Scrittore cèco, nato a Kobeliarovo in Slovacchia il 13 maggio 1795, morto a Praga il 26 giugno 1861. Figlio di un pastore protestante, frequentò il liceo di Kežmarok [...] e a 19 anni pubblicò una raccolta di poesie, Tatranska můza s lirou Slovanskou (La Musa dei Tatra con la lira slava), ove è forte l'influsso del Klopstock e di altri poeti tedeschi. A Jena, dove si recò nel 1815 per frequentare durante tre semestri ...
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Poeta russo, nato nel 1867 a Ivanovo-Voznesenk. La famiglia era di origine nordica. Incominciò con una Raccolta di versi nel 1890; a cui seguirono Sotto il cielo nordico, elegie, stanze, sonetti, nel 1894, [...] guerra e la rivoluzione; in esilio essa è divenuta anzi più intensa anche con traduzioni di poeti degli altri popoli slavi (specialmente cèchi e polacchi). Il B. ha anche lasciato dei suoi molti viaggi, specie di quello nel Messico, originali ricordi ...
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NĚMCOVÁ, Božena
Scrittrice cèca, nata il 4 febbraio 1820 a Vienna, morta il 21 gennaio 1862 a Praga. Grande influsso ebbe su lei, nella prima infanzia, la nonna, alla quale si riferisce infatti il più [...] un piccolo mondo antico, abbastanza provinciale, relativamente poco tedeschizzato, permeato di vecchie leggende e di canti popolari slavi. La pressione della lingua tedesca e l'influsso di una produzione letteraria tedesca ispirata a un romanticismo ...
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STEFANO V, papa
Lidia Capo
STEFANO V, papa. – Nacque a Roma dal nobile Adriano, della regione via Lata (così il Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, 1892, p. 191) non prima dell’850, dato che [...] 33, ibid., pp. 352 s.).
Nei due testi il papa prende posizione in maniera chiara a favore di una funzione liturgica dello slavo a supporto e non al posto del latino, e soprattutto si occupa della questione del Filioque, cioè dell’affermazione che lo ...
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L’architettura e l’iconografia costantiniana in Serbia e Bulgaria
Miša Rakocija
L’antichità cristiana fu segnata dalle riforme attuate dagli imperatori Diocleziano (248-305) e Costantino il Grande (306-337). [...] di Naisso e di Serdica (ἀπὸ Ναΐσσου καί Σαρδικής), in quanto avevano già visto l’assedio della città [da parte di avari e slavi] dissero con le lacrime agli occhi: “Siamo fuggiti da là per venire qui a morire con voi; perché basta che lancino un ...
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CERRUTI, Marcello
Vincenzo Clemente
Giuseppe Pirjevec
Nato a Genova il 16 luglio 1808 da Michele e da Martina Gozo, passò la sua prima giovinezza in quella città dove ebbe compagno di studi G. Mazzini. [...] tra Italia e Persia(1852-1862), in Rass. stor. del Risorg., LVI (1969), pp. 587-640; G. Pierazzi, Mazzini e gli Slavi dell'Austria e della Turchia, in Atti del XLVI Congresso di storia del Risorgimento ital. (Genova,24-28 sett. 1972), Roma 1974, pp ...
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(serbocr. Split) Città della Croazia (175.140 ab. nel 2007), capoluogo della contea Spalato-Dalmazia, situata su un promontorio, alle falde del Monte Marjan (175 m), presso un’insenatura munita di un buon [...] , chimiche, elettrotecniche. Molto sviluppato il turismo.
S. fu fondata nel 615, quando, invasa la Dalmazia dagli Avaro-Slavi e rotta la resistenza di Salona, milizie salonitane si asserragliarono nel grande palazzo che Diocleziano aveva fatto ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674)
Elio MIGLIORINI
Massimo BRUZIO
Angelo TAMBORRA
Tibor NACY
Ordinamento politico (XXXIV, p. 683). - Gli avvenimenti che precedettero la seconda Guerra mondiale e le prime fasi [...] il germanesimo era considerato dalle classi dirigenti ungheresi come l'unico contrappeso che potesse controbilanciare il peso degli Slavi e dei Romeni conglobati entro l'Ungheria storica), cercò di sottrarre il paese il conte Paolo Teleki salito ...
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È lo strumento classico, usato fin dai tempi più remoti per rompere e smuovere la superficie del terreno per la coltivazione. Tutti gli aratri, anche i più semplici e rudimentali, sono sempre costituiti [...] , dove gli aratri dei due gruppi si sono influenzati reciprocamente. Così p. es. nell'Albania, accanto agli aratri romani e a quelli slavi, si trova un tipo che presenta la stiva ed il corpo lavorante in un sol pezzo come negli aratri a bastone, ma l ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.