ADAMO da Arogno
Isa Belli Barsali
Architetto, nato ad Arogno nel Canton Ticino, forse nella seconda metà del sec. XII. Secondo l'iscrizione sepolcrale, sul pilone destro dell'abside del duomo di Trento, [...] -18) l'ultimo di febbraio del 1212 avrebbe cominciato la ricostruzione del duomo, poi continuata dai suoi figli, nipoti e soci. Secondo il Toesca, alla maniera di A. appartengono il portale con leoni stilofori del duomo di Bolzano e quello con leoni ...
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TESTA, Armando
Marco Piazzoli
Artista e pubblicitario, nato a Torino il 23 marzo 1917, morto ivi il 20 marzo 1992. Dopo un breve esordio in tipografia, vinse nel 1937 il suo primo concorso per un manifesto [...] . de Barberis, trasformò in un'agenzia di pubblicità a servizio completo, la Armando Testa S.p.A. che, sotto la guida dei soci fondatori e di suo figlio Marco, si è affermata fino a diventare la più grande agenzia di pubblicità in Italia con sedi nei ...
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CALAMELLI, Virgilio (detto Virgiliotto, alias Merchadett)
Giuseppe Liverani
Figlio di un figulo, Giovanni da Calamello (castello della Val d'Amone nella signoria di Faenza), appare la prima volta quale [...] orciaioli faentini. Dal 1535 al 1540 il C. strinse società per l'arte vasaria con il cognato Pier Agostino Valladori: i due soci, oltre che a Faenza, avevano depositi di merce a Bologna e a Ferrara (Grigioni, 1934, p. 51). Nell'ottobre del 1540, per ...
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FERRARESI, Francesco
Harula Economopoulos
Nacque a Roma nel febbraio del 1858da Filippo e da Luisa. Inizialmente frequentò corsi di formazione presso il Museo artistico industriale, istituito nel 1874 [...] 1938, pp. 430-441). In quegli stessi anni prendevano vita, animate dal F., le celebri feste di Cervara organizzate dai soci del Circolo artistico, documentate da una serie di fotografie ed acquarelli, poi donati dall'artista al Museo di Roma nel 1933 ...
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FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] almeno al 1528, se si considera che lo statuto della Confraternita (1366) stabiliva l'età minima di vent'anni per i soci ai fini dell'elezione del ministro e del massaro (Fioravanti Baraldi, 1987, pp. 236 s., note 37, 41). La storiografia locale ...
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MANARA, Baldassarre
Maura Picciau
Sono scarse le notizie biografiche pervenute su questo pittore ceramografo, attivo a Faenza nella prima metà del XVI secolo, figlio maggiore di Giuliano di Baldassarre, [...] anch'egli orciolaro, lavorò in gioventù presso la manifattura di Girolamo Torrexetto. Giuliano e Sebastiano - già divenuti soci dell'impresa - nel 1507 sposarono rispettivamente Ginevra (probabilmente madre del M.) e Bartolomea, figlie di Torrexetto ...
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Famiglia di orafi di Foligno. Francesco di Valeriano (m. 1509), a Perugia nel 1474, come orafo e zecchiere del comune, ne ottenne la cittadinanza (1487); del 1495 è l'unica sua opera firmata, un ferro [...] d'argento (incompiuto) per il legno della Santa Croce nella chiesa di S. Francesco a Cortona; a Roma nel 1510, tenne poi l'appalto, con altri soci, della zecca di Perugia fino al 1518. Eseguì una croce astile per la chiesa di S. Medardo ad Arcevia. ...
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CHIOSSONE, Edoardo
Giuliano Frabetti
Nacque ad Arenzano (Genova) il 20 genn. 1833 da Domenico fu Agostino e da Benedetta Gherardi fu Carlo, come risulta dall'atto di battesimo nella locale chiesa parrocchiale [...] data 21 genn. 1833 ("nato ieri"). Per l'attività, vedi Genova, Arch. dell'Acc. ligustica di belle arti, Registro delle Adunanze dei Sig.ri Soci d'Arte dall'anno 1843 al 1856, alle date 10 ag. 1847, 10 ag. 1849, 10 luglio 1850, 10 ag. 1852, 25 ott ...
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JACOPO del Sellaio
Cristelle Baskins
Nacque a Firenze intorno al 1441 da Arcangelo di Jacopo e monna Gemma.
Ricordato da Vasari tra gli allievi di Filippo Lippi, deriva il suo soprannome, Sellaio, dal [...] anziano, Filippo di Giuliano; i due pittori lavoravano "tra pellicciai", vale a dire in via Pellicceria (Horne). Nel 1480 i due soci aprirono una bottega, che avevano affittato dagli Strozzi, nei pressi di S. Miniato fra le Torri; dal 1490 si unì a ...
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JACOPINO da Reggio
L. Morozzi
Miniatore emiliano, attivo a Bologna dal terzo quarto del 13° secolo.Notizie di J. si hanno nel 1269, 1284 e 1286, in documenti ove non è ricordato come miniatore o pittore, [...] della decorazione di un codice e della conseguente divisione del lavoro all'interno delle botteghe, sia pur tra soci di pari grado - avveniva abitualmente nello scriptorium che il miniatore si trovasse a eseguire, oltre le illustrazioni più ...
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cooperativa
s. f. [dall’agg. cooperativo, sottint. unione o società]. – 1. Società caratterizzata dallo scopo mutualistico, la cui organizzazione sociale è fondata sul contributo in capitale e in lavoro di tutti i soci: c. di produzione; c....
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...