Fakhfakh, Elyes. – Uomo politico tunisino (n. Tunisi 1972). Ingegnere meccanico, membro del partito di tendenze socialdemocratiche Forum démocratique pour le travail et les libertés (FDTL), nel corso della [...] sua carriera politica ha retto i dicasteri del Turismo (dicembre 2011 - marzo 2013) e delle Finanze (dicembre 2012 - gennaio 2014) nel governo di H. Jebali. Nel febbraio 2020 è stato designato premier ...
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democrazie popolari
Forme di governo instaurate, dopo la Seconda guerra mondiale, negli Stati dell’Europa centrorientale appartenenti al blocco sovietico (Polonia, Jugoslavia, Cecoslovacchia, Romania, [...] e «democratico-borghesi» (che talvolta erano partiti-fantasma, manovrati dai comunisti, in altri casi erano forze socialdemocratiche, partiti contadini ecc.). Si trattava insomma di sperimentare un percorso diverso di transizione al socialismo, più ...
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Socialismo e socialdemocrazia
Leonardo Rapone
Apertosi nel segno del 'declino' e della 'crisi' della socialdemocrazia - ne erano prova sia le difficoltà in cui si dibattevano i partiti di ispirazione [...] di integrazione europea, di cui in diversi Paesi (una parziale eccezione è la Gran Bretagna) i partiti di ispirazione socialdemocratica appaiono tra i più fermi sostenitori, figurando non di rado anche tra le forze che si propongono di conferire a ...
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Partito giustizialista (Partido justicialista, PJ)
Partito giustizialista
(Partido justicialista, PJ) Forza politica argentina di orientamento populista. Costituito nel 1947 da Juan Domingo Perón, [...] , tra le quali prevalse quella guidata da N. Kirchner, denominata Frente para la victoria o Sinistra socialdemocratica peronista, attraverso la quale Kirchner divenne presidente dell’Argentina, mentre le componenti più moderate del partito davano ...
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Riformismo
Zeffiro Ciuffoletti
1. Definizione di riformismo
La tradizionale sequenza storica che i paesi dell'Occidente hanno conosciuto, in forme e tempi diversi - dallo Stato liberale, allo Stato [...] Stato sociale e della democrazia secondo il modello del Welfare State.
Un modello nel quale si ritrovavano tutti i socialdemocratici che avevano abbandonato il marxismo, ma anche tutti i liberali che si riconoscevano nella tradizione per cui chiunque ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] dal PSI, fra l'economia di mercato e il "socialismo reale", e affermò risolutamente che tutte le esperienze socialdemocratiche e laburiste non erano che espressioni della società occidentale.
Alla fine dell'anno, si batté strenuamente per l'adesione ...
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PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] della sinistra, in particolare con lo spazio concesso ai temi della pace e del disarmo nei programmi dei partiti socialdemocratici, laburisti e comunisti. Al di fuori della sinistra, l'impegno maggiore è stato quello dei gruppi nazionali legati alla ...
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Unione Europea
Adolfo Battaglia
Giancarlo Marini
Isabella Castangia
(App. V, v, p. 648)
Parte introduttiva
di Adolfo Battaglia
I due avvenimenti che hanno più caratterizzato l'ultima decade del 20° [...] all'UEM di paesi ritenuti 'a moneta debole', sia perché nel 1997 la contemporanea ascesa al potere delle forze socialdemocratiche in Francia e in Inghilterra - un anno dopo la sconfitta del centro-destra in Italia - aveva mutato l'equilibrio ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] il voto della classe lavoratrice i laburisti non sarebbero riusciti a ottenere la base dei 200 seggi sicuri.
Di fatto nel 1983 i socialdemocratici ottennero il 25% dei voti e 25 seggi, mentre i laburisti con il 27% ne conquistarono 220.
In effetti il ...
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Corporativismo/Corporatismo
Philippe C. Schmitter
Introduzione
Il corporativismo, sia come prassi politica sia come concetto teorico, ha conosciuto alterne fortune: da una parte è stato presentato come [...] vulnerabili (v. Katzenstein, 1984 e 1985). Questa tendenza risultava ancora più marcata in presenza di forti partiti socialdemocratici, di un elettorato stabile, di una relativa unità culturale o linguistica e di politiche estere di neutralità. Anzi ...
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socialdemocratico
socialdemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di sociale e democratico, sul modello del ted. sozialdemokratisch] (pl. m. -ci). – Della socialdemocrazia: partito s.; appartenente, aderente alla socialdemocrazia: i deputati...
spontaneismo
s. m. [der. di spontaneo]. – Propr., carattere di ciò che è spontaneo. In partic., nel linguaggio politico e sindacale del primo Novecento, la concezione e la prassi rivoluzionaria che afferma la priorità delle forme di lotta...