AUTOGESTIONE E COGESTIONE
Ota Šik e Marcello Pedrazzoli
Autogestione
di Ota Šik
Introduzione
In economia per autogestione si intende in generale l'amministrazione delle aziende esercitata dai lavoratori, [...] politicamente.
Dopo l'abbandono da parte di questi paesi dell'idea originaria di autogestione propria di Marx, così come dopo la trasformazione degli Statisocialisti in strumenti di repressione di ogni libertà per ampi strati della popolazione ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] o degli scimpanzé. Ogni banda, o società, era imperniata su una struttura familiare di qualche tipo; la parentela sarebbe stata quindi la base dell'ordinamento sociale. Darwin riteneva altresì che la forza propulsiva dell'evoluzione umana fosse lo ...
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Eguaglianza
Norberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Eguaglianza
sommario: 1. Eguaglianza e libertà. 2. Eguaglianza e giustizia. 3. Le situazioni di giustizia. 4. I criteri di giustizia. 5. La regola di giustizia. [...] non molto diverso è da farsi rispetto all'altro principio di eguaglianza che viene considerato uno dei cardini dello Statodi democrazia sociale, così come il principio dell'eguaglianza di fronte alla legge ha rappresentato uno dei cardini dello ...
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Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] venti anni, sullo sviluppo economico, si fa ora di nuovo più attento ai problemi della parte più debole della popolazione, ai problemi della giustizia sociale e del diritto. Nella nuova versione dello statuto del Partito comunista cinese, all’art. 3 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] chiamata «classica»; dall’altro indicava i nuovi compiti del penale nello Statosociale, la prevenzione, una pena adatta alla personalità del criminale. La riforma di legislazioni invecchiate pareva passare per la lezione dell’«école italienne» (R ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] il capo a quella specie di ipocrisia sociale» che parificava individuo e società e di non aver portato a conseguenze logiche il sempre più «insistente» principio per cui «l’individuo scomparisce di fronte allo Stato» (R. Garofalo, L. Carelli, Riforma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] speciali» (pp. 128 e segg., 170, 433).
Nella crisi dello Stato liberale
L’illusoria fiducia nella possibilità di ottenere ‘diritto sociale’ dallo Stato borghese fu oggetto di sprezzante ironia da parte di chi, come il giovane Sergio Panunzio (Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia civile
Michele Taruffo
Gli inizi del secolo
Nell’ambito della giustizia civile il Novecento si apre con due eventi di rilievo, benché assai diversi. Il primo di questi eventi è la l. 31 [...] Franz Klein, autore del codice austriaco – come uno strumento di giustizia sociale. Di conseguenza esso ha natura pubblicistica, costituendo una delle funzioni fondamentali dello Stato moderno. La finalità del processo non viene più ravvisata nella ...
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Augusto Cerri
Abstract
La ragionevolezza è criterio di valutazione delle decisioni umane alla stregua di principi comunemente consentiti e di una metodologia pur essa condivisa. Nel diritto i principi [...] di qualsiasi evento o può essere quella più profonda delle discipline scientifiche, che conduce a prevedere conseguenze nascoste. La scienza, del resto, è buon senso raffinato, è stato detto (Schumpeter, J., Capitalismo, socialismo, democrazia ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] l'Europa contemporanea; proponeva lo sviluppo di varie forme di aiuto sociale e specialmente delle "casse di previdenza e di risparmio" pronunciandosi nettamente contro il socialismo (Discorso sulla povertà negli Stati, in Corriere italiano, nn. 1 e ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
socialista
s. m. e f. e agg. [der. di socialismo, sul modello del fr. socialiste] (pl. m. -i). – Chi professa il socialismo, chi è iscritto a un partito socialista. Come agg., del socialismo, dei socialisti (più com. di socialistico): la teoria,...