La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] (con il prevalente rigetto, nella linea del Sillabo, delle forme di pensiero moderno), politico (a seguito dello scontro con lo Stato unitario) e sociale (dopo l’avanzata delle organizzazioni socialiste nel mondo del lavoro)2. Però, la situazione d ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] sentire.
Il sogno protestante
Qual è il posto della religione nel sistema politico e sociale dell’Italia? È evidente che esso non somiglia a quello di nessun altro paese, non agli Stati Uniti della massima presenza delle religioni dentro una forma ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] al divorzio. 5. Riconoscere, agli effetti della rappresentanza nei Consigli diStato, il diritto di parità alle organizzazioni economiche e sociali, indipendentemente dai principi sociali o religiosi ai quali esse si ispirano. 6. Riforma graduale e ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] del volume Per la comunità cristiana. Principi dell’ordinamento sociale a cura di un gruppo di studiosi amici di Calmadoli. Il volume meglio noto come ‘codice di Camaldoli’ era stato elaborato in seguito ad un primo incontro tenuto nel monastero ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] diStato, per chieder la loro completa interdizione. Il risultato di questa dialettica fu alla fine una sorta di compromesso, che tolse agli istituti di vita consacrata ogni forma di riconoscimento giuridico e quindi di ricchezza e influenza sociale ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] dell’uomo, quella connessione quotidiana di motivi materiali e spirituali (altrimenti separati) che sarebbe stata finalmente in grado di rendere «i nomi di felicità, di libertà, di progresso, di virtù sociali, di fratellanza umana» non più delle ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] , non più relegato allo scontro tra due ideologie, ma divenuto confronto di due diversi modelli diStato nazionale. Pio XI introduce il principio della giustizia sociale, affermando che la distribuzione delle ricchezze ha una superiore finalità etica ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] e la prassi del potere, politico ed ecclesiastico:
«Mi son così convinto del grave statodi disagio in cui vive il mio popolo, delle ingiustizie sociali delle quali è vittima e della profondità del rancore che nutriva verso la classe dirigente ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] . La settimana socialedi Napoli del 1999 si interroga su «quale società civile per l’Italia di domani?». È una Sportelli, La Conferenza Episcopale, cit., pp. 39-41; il testo del progetto distatuto alla n. 126, pp. 50-53.
18 Ibidem, pp. 13-55.
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] Affari italiani della Segreteria diStato diffidò i sacerdoti dall’offrire la loro collaborazione al periodico. Ciononostante, nella redazione continuarono a rimanere Turoldo, Balducci e Mancini82.
Il ritorno al ‘cattolicesimo sociale’
Tra la fine ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
socialista
s. m. e f. e agg. [der. di socialismo, sul modello del fr. socialiste] (pl. m. -i). – Chi professa il socialismo, chi è iscritto a un partito socialista. Come agg., del socialismo, dei socialisti (più com. di socialistico): la teoria,...